ROCK THAT THING




Rock that thing! 
Oh, rock that thing! 
When you hear those piano keys
It will make you shake 
from your head to your knees
Just rock that thing!


EPISODE 2

GENERE: Musicale, Storico


PARENTAL ADVISORY EXPLICITE LYRICS




SIGLA




Rock that thing! Oh, rock that thing! 
When you hear those piano keys 
It will make you shake
from your head to your knees 
Just rock that thing! Oh, rock that thing! 
Grab your gal, hold her tight 
Now you can rock that thing just right! 
Rock that thing! Baby, let's rock that thing!


Lil Johnson, "Rock That Thing", (Brunswick, 1929)





Alla fine degli anni '40, quando il Rhythm & Blues esplode sulla scena e prende il sopravvento, gli artisti neri non potevano più pubblicare dischi palesemente "sporchi", sia a causa della censura, sia perché il rhythm'n'blues andava sostituendo la "race music" nell'industria musicale e il pubblico bianco aveva più accesso alla musica nera.

I censori delle stazioni radio spesso rifiutavano di suonare le canzoni con testi "dirty". Gli artisti neri hanno dovuto "ripulire" le loro canzoni per consentirne la messa in onda.

Ma la tradizione del dirty blues continuerà a sopravvivere, anche se in forme meno esplicite, dando vita ad una vera e propria rivoluzione che trasformerà per sempre la società americana, e il mondo intero.






My man rocks me with one steady roll
There’s no slippin’ when he once takes hold
I looked at the clock and the clock struck one
I said "Now Daddy, ain’t we got fun"
He kept rockin’ with one steady roll

 

"My Man Rocks Me (With One Steady Roll)", Trixie Smith (Black Swan Records, 1923)


Trixie Smith, comica, ballerina, attrice e cantante negli spettacoli itineranti di vaudeville e minstrel, nel 1922 registra per la Black Swan Records, insieme a The Jazz Masters, tra cui al piano Fletcher Henderson, "My Man Rocks Me (With One Steady Roll)", scritta da J. Berni Barbour: è il primo disco a menzionare "rock" e "roll" in un contesto secolare.

Il testo allude ad un amante instancabile capace di fornire soddisfazione a qualsiasi ora del giorno o della notte. Ha ispirato altre liriche storiche, come "Rock That Thing" di Lil Johnson e "Rock Me Mama" di "BanjoIkey Robinson.

Uno dei primi testi "around the clock", questo lento blues in chiave minore non era tuttavia "rock and roll" nel senso che assumerà successivamente.





[...] Non c’è dubbio che uno degli aspetti più attraenti del Rhythm & Blues nei primi anni ’50 fosse il suo carattere a volte grossolano e la rappresentazione terrena della sessualità, spesso affrontata attraverso lo slang, abilmente utilizzato. Mentre i giovani fan si accalcavano su queste canzoni, molti detrattori del settore vedevano le 'leer-ics' come una presenza pericolosa ed invadente [...] (Abel Green, 1955).

"Rock and Roll" deriva dal gergo del dirty blues, sta ad intendere sia un movimento di danza che "lo svolgimento di un rapporto sessuale"






Rock me, baby, 
rock me all night long
I want you to rock me 
like my back ain't got no bone

Roll me, baby, 
like you roll a wagon wheel
I want you to roll me, 
you don't know how it make me feel

I want you to rock me, 
rock me all night long
Rock me, baby, 
like my back ain't got no bone

Rock me easy, baby, 
barock me slow
I want you to rock me 
'til I want no more


"Rockin' and Rollin'", Lil' Son Jackson (Imperial, 1951)





Negli anni '20, "rocking and rolling" ("dondolarsi e rotolarsi") diviene un doppio senso molto popolare in riferimento al ballo e al sesso.

La definizione gergale specifica di "rock" del 1922 era "qualcosa con l'effetto di far muovere con ritmo musicale" (Wikipedia), ma aveva anche forti connotazioni sessuali.
Più o meno nello stesso periodo, i due termini, "rock" e "roll", si sono naturalmente uniti, formando un doppio senso, riferendosi a danze molto suggestive o scandalose e contemporaneamente all'atto sessuale.






Nel 1928, la "jungle band" di Duke Ellington registra al mitico Cotton Club lo strumentale "Rockin' in Rhythm" (Brunswick, 1931). Nel 1930, il trio blues Robinson's Knights of Rest registra per la Gennett "Rocking and Rolling".



Nel 1935, il termine "rock and roll" compare in un testo di Bill Livingston e J. Russel Robinson tratto da "Get Rhythm in Your Feet e Music in Your Soul" registrato dall’orchestra di Henry "Red" Allen (Vocalion). 

Questo brano è stato in seguito reinterpretato da alcuni famosi musicisti bianchi, come Benny Goodman con la cantante Helen Ward, il che potrebbe aver contribuito a diffondere in qualche modo il termine. Questo brano è stato in seguito reinterpretato da alcuni famosi musicisti bianchi, come Benny Goodman con la cantante Helen Ward (Victor, 1935) il che potrebbe aver contribuito a diffondere in qualche modo il termine.






You can't give your sweet woman
Everything she wants in one time
Well, boys, she get ramblin' in her brain
Some monkey man on her mind

I'm a steady rollin' man
I roll both night and day
But I haven't got no sweet woman
Boys, to be rollin' this-a way


Nel 1937, il leggendario bluesman del Delta, Robert Johnson, dà alle stampe "I’m a Steady Rollin’ Man". Don Albert And His Orchestra registrano "Rockin' And Swingin'" (entrambi Vocalion).





I heard it came to town
A new kind of rhythm
Spread around
Sort of set you sizzlin'
Now I'm all through with symphonies
Oh, rock it for me

It's true that once upon a time
The opera was the thing
But today the rage is rhythm and rhyme
So won't you satisfy my soul with the rock and roll?

You can't be tame while the band is playin'
It ain't no shame to keep your body swayin'
They beat it out in the minor key
Oh, rock it for me

Can't you hear loose singin'?
Oh, that Lou is swingin'
Say Herbie's rockin'
And 'cause it's sucking
So send me lightly, politely and brightly and slightly
Oh, rock it for me

Oh-oh, rock it
Oh-oh, rock it
Say, won't you rock it for me?


Un'altra importante registrazione, "Rock It for Me" della Chick Webb Orchestra, con Ella Fitzgerald alla voce (Brunswick, 1938), usa nel testo l'espressione "rock and roll".



Well, I got a gal, 
she lives up on the hill
Well, this woman's tryin' to quit me, Lord, 
but I love her still

She's got eyes like diamonds,
 they shine like Klondike gold
Every time she loves me, 
she sends my mellow soul


In "Roll 'Em Pete" (Vocalion, 1939), un boogie-woogie registrato nel 1938 da Big Joe Turner insieme al pianista Pete Johnson, lo strumento solista non è la voce ma il piano. Johnson improvvisa abbellimenti e frasi blues con la mano destra durante l'accompagnamento ostinato della mano sinistra, che non si interrompe mai. Dal vivo Turner spesso includeva testi improvvisati per prolungare la performance fino ad un'ora o più.


"Roll 'Em Pete" è una delle prime registrazioni ad esaltare il "backbeat", la tipica accentuazione sincopata, in controtempo, di origine africana, che costituisce gran parte dell'attrattiva del jazz e del rhythm'n'blues rivolti eminentemente al ballo, che ritroviamo in tutta la musica popolare moderna, a cominciare dal rock'n'roll.








Rock me in the cradle of our love

Only feed me till I want no more

Then you take me to your blessed home above

 


E poi c'è "Rock Me" (Decca, 1938), di Sister Rosetta Tharpe, una canzone gospel originariamente scritta da Thomas Dorsey col titolo di "Hide Me in Thy Bosom". Rosetta esegue la canzone nello stile di un blues urbano, con un testo secolare, voce estatica e il suono nervoso della chitarra elettrica. Il modo in cui fa rotolare la "R" in "rock me" porta la frase ad essere interpretata sia in senso religioso sia sessuale.

All'inizio degli anni '40, il termine "rock and roll" comincia ad essere utilizzato anche nelle recensioni discografiche dalla giornalista e editorialista di Billboard, Maurie Orodenker.
Nel numero del 30 maggio 1942, ad esempio, descrive la voce di Rosetta Tharpe in una ri-registrazione di "Rock Me" (V Disc) con la band di Lucky Millinder come un "canto spirituale rock-and-roll" (Wikipedia).

Il 3 ottobre 1942 descrive "It's Sand, Man!" di Count Basie (Shellac) come "un urlo strumentale... [che] ... mostra le sue capacità rock and roll quando affronta i ritmi giusti".



I want to rock, just rock,
if the feeling is fine Wouldn't it be fun for each one
to rock all of the time
I want to rock, just rock,
it's a pleasure to swing Come and join the crowd, shout out loud, rock is really the thing
You have to stomp your feet and clap your hands
so come on, begin We're gonna swing and sway
till that great day So lace up your shoes, t
hrow 'way your blues I want to rock, just rock,
it's so easy and free Take a little bow, step on out,
come and rock it with me
Oh, rock it, rock it, rock it,
brother Calloway Hold the rock here
(digthis little break then cut on out) Solid, boys, that beat,
I want to rock, just rock, ù
yes, the feeling is fine Wouldn't it be fun for each one
to rock all of the time

Nello stesso anno, l'istrionico swingmaster Cab Calloway, registra "I Want To Rock". un numero ritmico, scritto da Larry Clinton e Buster Harding e arrangiato da Buster Harding, viene introdotto dai Cabaliers, il gruppo vocale precedentemente noto come Palmer Brothers, prima che Cab esprima il suo desiderio di fare... "rock". L'assolo di tromba di Jonah Jones precede i riff che concludono la performance.







Walkin' with my baby,
she's got great big feet,
She long lean and lanky
and ain't had nothin' to eat!
But she's my baby
and I love her just the same,
Crazy about that woman
'cause Caldonia is her name.
Caldonia!
Caldonia!

Nel 1945, Louis Jordan & his Tympany Five portano al successo per la Decca il jump blues “Caldonia”, sette settimane al numero uno, quinto numero uno per “The Jukebox King” nella classifica "Race Records". Il testo è contraddistinto dall'uso della commedia, marchio di fabbrica di Jordan.
La versione di Erskin Hawkins per la Victor, con il pianoforte e la voce di Ace Harris, raggiunge il numero due nella classifica R&B e il numero 12 nella classifica Pop. Nell'edizione di Billboard del 25 aprile 1945, Orodenker descrive la versione di Hawkins come "giusto ritmo rock and roll" (Wikipedia).


 


Il 1946 è anche l'anno di "Ain’t That Just Like A Woman", un altro grande successo per la Decca di Louis Jordan e i suoi Tympany Five, numero uno nella classifica R&B Jukebox per due settimane. 






Sassofonista, polistrumentista, cantautore e bandleader, soprannominato "Jukebox King", Louis Jordan è considerato il padre del rhythm'n'blues, in particolare del jump blues, uno stile up-tempo, finalizzato al ballo, solitamente suonato da piccole band con strumenti a tromba, molto popolare negli anni '40.

"Ain’t That Just Like A Woman" preconizza il rock'n'roll, a tal punto che il riff di chitarra introduttivo verrà ripreso da Chuck Berry per la sua stratosferica "Johnny B. Goode".

Jordan ha anche attinto alla tradizione dirty hokum con brani come "Show Me How To Milk The Cow". Nel 1987, è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. 






I got the news, everybody's rockin' tonight 
I'm gonna hold my baby as tight as I can 
Tonight she'll know I'm a mighty man
I got the news, everybody's rockin' tonight




Il 1947 è l'anno in cui il doppio senso, ironico, allusivo, sexy, di "rock'n'roll", arriva alla consacrazione popolare grazie alla canzone 
"Good Rocking Tonight" del cantante rhythm'n'blues Roy Brown"rocking", apparentemente riferito alla danza, in realtà allude al sesso.





Have you heard the news, 
everybody's rockin' tonight
I'm gonna hold my baby 
as tight as I can
Well, tonight she'll know
 I'm a mighty, mighty man
I heard the news, 
there's good rockin' tonight
Well, we're gonna rock, 
rock, rock, rock
Come on and rock, 
rock, rock, rock
Let's rock, 
rock, rock, rock
Well, let's rock, 
rock, rock, rock
We're gonna rock 
all our blues away

Nel 1948 è re-interpretata da Wynonie Harris in una versione più selvaggia.



Wynonie Harrisun urlatore interprete di  rhythm'n'blues ispirato da cantanti come Big Joe Turner e Jimmy Rushingè riconosciuto come uno dei precursori della musica rock'n'roll.

Il suo repertorio dirty hokum, fatto di humour e allusioni sessuali, incude le canzoni "Lolly Pop Mama" (1948), "I Like My Baby's Pudding" (1950), "Sittin on It All the Time" (1950), "Keep On Churnin'" (1952).

Harris reinterpreta il dirty blues rivolgendosi in particolar modo alle donne. Harris, inoltre, aveva una presenza scenica sorprendente. 

Molte persone che hanno parlato di Elvis Presley negli anni successivi hanno affermato che le sue esibizioni, le spinte sull'anca, il tremolio delle gambe e tutto il resto, erano solo una versione annacquata di ciò che faceva Wynonie Harris.







Now we lookin' at the clock
The clock struck one
She says, "Tell me, daddy, 
are you havin' lots of fun?"
I said, "Roll me, baby Roll me, baby
I want you to rock me baby
 if it takes you all night long"


La sua prima registrazione come solista, a luglio del 1945, insieme a Johnny Otis' All Stars, la band guidata dal batterista Johnny Otis che poi diventerà un grande talent scout, nel luglio del 1945, reinterpreta il dirty blues di Trixie Smith. 

"Around the Clock Blues", una maratona sessuale di proporzioni epiche, si può considerare come una delle canzoni più influenti per la successiva storia del rock'n'roll, basti pensare a "Rock Around The Clock". 
 

Well, sometimes I think I will, 
 Yes, and sometimes I think I won't, 
 Sometimes I believe I do, 
 And then again I believe I don't 


Questa introduzione di Harris verrà ripresa successivamente da Chuck Berry per  "Reelin' And Rockin'" che riadatterà il tema "Around The Clock" in chiave rock'n'roll per il pubblico degli adolescenti. 





Hold back the dawn Stop all the clocks 
I just got the news that my baby wants to rock 
All she wants to do is rock (rock)
All she wants to do is rock (rock rock) 
Rock n' roll all night long


"Good Rocking Tonight", nella versione di Harris, divenne uno di quei dischi che erano ovunque. Ha cambiato il mondo del Rhythm & Blues.

Ha dato il via a un'intera catena di dischi che proponevano la loro versione di "Good Rockin 'Tonight". Harris stesso ha registrato un sequel, "All She Wants to Do is Rock".

Per i successivi due anni tutti hanno registrato canzoni con "rock" nel titolo.

C'è stato anche il sequel di Roy Brown, "Rockin 'at Midnight".







It was rockin', it was rockin' 
You never seen such scufflin' And shufflin' 
'til the break of dawn


"Saturday Night Fish Fry", un altro grande successo di Louis Jordan, usa la parola "rocking" nel ritornello e anche il suono di una chitarra elettrica distorta.

"Saturday Night Fish Fry" è notevole anche per una sequenza rapida semi-parlata di Jordan con un fraseggio molto sincopato e degli effetti percussivi di allitterazione ed assonanza. Probabilmente è uno dei primi esempi di rap





We’re going tricking rock, 
young and old
We’re gonna do the jellyroll

We're gonna Hucklebuck, 
we’re gonna Jitterbug
Yeah, every girl’s gonna cut some rug

We’re gonna blow down the walls 
and tear up the floor
Until the law come knockin’ at the door

We're gonna rock, rock this joint
We're gonna rock this joint tonight


Nel 1949, Jimmy Preston & His Prestonians registrano per la Gotham "Rock the Joint", conosciuta anche come "We're Gonna Rock This Joint Tonight", con una sezione ritmica di base e un sassofono tenore urlante. Raggiunge il numero 6 della classifica R&B, da molti accreditata come una delle prime canzoni rock'n'roll.




Nel 1950, il pianista Pete Johnson registra per la Swingtime "Rocket Boogie 88". 88 come i tasti del pianoforte, che Johnson percuote in frenetica sottomissione. Il disco è composto da due parti. La prima parte, più seducente, è leggermente più lunga, con qualche struttura in più inserita nel mix, inclusa una chitarra leggermente distorta di Herman Mitchell. Nella seconda, Johnson innesta un boogie furioso contrappuntato dai riff stridenti dei fiati, guidati dal sax tenore di Maxwell Davis.





Rock to the left, rock to the right
rock all day and rock all night
We gonna rock, rock, rock
everybody
rock on the chair, rock on the floor
rock, rock, rock
and rock some more


Il sassofonista Paul "Hucklebuck" Williams, con i suoi Hucklebuckers, registra "Rockin' Chair Blues" per la Savoy.
Williams è stato tra i primi a suonare il sax tenore nello stile sguaiato, onomatopeico chiamato "honking", simile ad un clacson, il cui campione è stato Big Jay Mcneelydivenuto distintivo del rhythm'n'blues e poi del rock'n'roll.






They call me "Lovin' Dan"
I rock ’em, roll ’em 
all night long
 I’m a sixty minute man

There'll be 15 minutes of kissing
Then you'll holler, "Please don't stop"
There'll be 15 minutes of teasing
And 15 minutes of squeezing
And 15 minutes of blowing my top
If your man ain't treating you right
Come up and see ol' Dan
I rock 'em, roll 'em all night long
I'm a sixty-minute man





La canzone rhythm'n'blues "Sixty Minute Man" di Billy Ward and his Dominoes, registrata per la Federal Records, raggiunge la vetta della classifica e vi rimane per ben 14 settimane.

Nel testo, il cantante si vanta della sua notevole prestanza sessuale, fa capire di essere in grado di soddisfare le sue partner per "sessanta minuti", un tempo piuttosto lungo. Per questo motivo fu bandita da molte stazioni radio.

"Lovin' Dan" si riferisce a un disco blues del 1936 intitolato "Dan the Back Door Man", cantato da Georgia White, con Les Paul alla chitarra. 





Step in my rocket 
and don't be late 
We're pullin' out 
about a half past eight  
Goin' on the corner 
and havin' some fun 
Takin' my rocket
 on a long, hot run


Nel 1951, "Rocket 88" di Jackie Brenston and his Delta Cats, che in realtà erano il 19enne Ike Turner e i suoi Kings of Rhythm, raggiunge il numero uno della classifica R&B di Billboard.




Keep rollin jack, 
makin' time
That cat's purring 
got eight kitten's cryin'
It's a cadillac boogie, 
yes the cadillac boogie
It's a cadillac boogie, 
boogie woogie rolling along


La canzone, un inno alle gioie della Oldsmobile Rocket 88, si basa su "Cadillac Boogie" di Jimmy Liggins del 1947. 

Molto probabilmente influenzata anche da "Rocket Boogie 88" di Pete Johnson.

Attingendo al jump blues e allo swing, Ike Turner rende lo stile ancora più grezzo, sovrapponendo la voce entusiasta di Brenston e il suo pianoforte agli assoli di sassofono tenore del 17enne Raymond Hill.

Inoltre, presenta anche uno dei primi esempi di distorsione, o chitarra fuzz, mai registrati, suonata dal chitarrista della band Willie Kizart.

Il testo rivela delle ascendenze dirty: la macchina del titolo funge da metafora della prodezza sessuale di Brenston così come il tempo saltellante e il modo clamoroso di suonare il pianoforte di Ike Turner.

Da molti è considerato il primo disco rock'n'roll




Do the sugar foot rag, 
side by side
 a-flyin' low 
and a-flyin' wide

Do an ol' Paul Jones 
and a Virginia Reel
Just let your feet know 
how you feel

We're gonna rock
Rock this joint
We're gonna rock this joint 
tonight


Nel 1952, Bill Haley and the Saddlemen, originari di Chester, Filadelfia, eseguivano principalmente canzoni country & western, in particolare cover di Hank WilliamsDopo il successo riscosso, nel 1951, con una versione di "Rocket 88", Bill Haley, il bandleader, viene convinto dal loro produttore, il proprietario della Essex Records, Dave Miller, a registrare una versione di "Rock The Joint".

Haley compone nuovi versi per attirare il pubblico country, nominando alcune danze hillbilly, come "Sugarfoot Rag" e "Virginia Reel", al posto delle danze "hucklebuck" e "jitterbug" cantate da Preston.

Utilizza anche diversi strumenti nella traccia, in particolare l'eco slap-back, con tempi di ritardo molto brevi, e un prominente basso percussivo schiaffeggiato da Al Rex, insieme alla chitarra steel di Billy Williamson, la chitarra elettrica di Danny Cedrone, il piano stile honky-tonk suonato da Johnny Grande, rinunciando a sax e batteria. Una peculiare fusione di country e rhythm'n'blues che ha contribuito alla nascita del genere rockabilly.

Lo sfolgorante assolo di Danny Cedrone, ispirato a Les Paul, sarà duplicato nota per nota due anni dopo in "Rock Around the Clock".

La registrazione fu rifatta nel 1957 per la Decca Records, quando la band era stata ribattezzata Bill Haley & His Comets,  conosciuta anche come "New Rock the Joint".




Nel 1952, il disc jockey Alan Freed visita un negozio di dischi ai margini della comunità nera di Cleveland scoprendo che i race records venivano acquistati da moltissimi adolescenti bianchi. 

Freed cambia il nome del suo popolare programma musicale sulla stazione radio WJW da "Record Rendezvous" a "Moon Dog's Rock'n'Roll House Party" e inizia a suonare brani R&B.

Freed usa il termine "rock'n'roll" per fare presa sul pubblico bianco. Il programma riscuote un enorme successo. 





Work with me Ann-ie-e
Oh, work with me, Annie
Let's get it while the gettin' is good
(So good, so good, so good, so good)

Annie, please don't cheat
Give me all my meat
Ooh, ooh-hoo-wee
So good to me

Ah-ooh, ooh, ooh-ooh-wee
Annie, how you thrill me
Make my head go round and round
And all my love come dow-ow-own

Work with me, Annie
Work with me, Annie, don't be 'shamed
Work with me, Annie, call my name
Work with me, Annie-ee

Ooh, ooh, ooh, ooh


Il 14 gennaio del 1954, Hank Ballard & the Midnighters registrano a Cincinnati per la Federal la canzone "Work With Me Annie", che è un rifacimento di "Get It".

Il 
fraseggio doo-wop scandito dal baritono di Hank Ballard e sostenuto dagli "ah-oom" del coro, l'assolo di chitarra elettrica in primo piano, il  boogie del pianoforte, il basso elettrico in piena espansione, costituiscono un amalgama che ha contribuito a definire il genere rock'n'roll.

D'altronde, Hank Ballard era un fan di "Sixty Minute Man", dal contenuto esplicitamente sessuale. 

La Federal Communications Commission (FCC) si oppone immediatamente: il testo di "Work With Me Annie" è considerato troppo spinto per un pubblico di adolescenti bianchi, la canzone è bandita dalle radio.

"Work", nel gergo dei neri, allude al sesso. La frase "Annie, please don't cheat, give me all my meat" spinge alcune fazioni dell'industria discografica a chiedere che l'R&B fosse bandito del tutto. 

Peter Potter, alla guida della Juke Box Jury della CBS, dichiara: "Tutti i dischi R&B sono sporchi e dannosi per i bambini quanto la droga".

Ma poiché il disco era molto richiesto e avendo ricevuto così tanta pubblicità, i tentativi di ostacolarlo fallirono, tanto che raggiunge il primo posto delle classifiche R&B e vi rimane per sette settimane.





Annie had a baby, 
can't work no more
No, no, no, no, no, no, no
Every time she start to working
She has to stop to walk the baby 
'cross the floor

Now I know I know 
Annie understood
That's what's happens 
when the game gets good



A seguito della censura, un deejay di Los Angeles scherza sulle conseguenze delle "avventure non protette" di Annie. 

Un paio di mesi dopo l'uscita di "Work With Me, Annie", Hank Ballard & the Midnighters registrano il sequel"Annie Had a Baby", un altro rhythm'n'blues che fa il verso alla canzone precedente e alla censura.

Anch'esso bandito dalla FCC, raggiunge di nuovo il numero uno in classifica.

Entrambi i dischi vendono milioni di copie.


Negli stessi anni, l'irruzione sulla scena di Elvis "the Pelvis" Presley, che introduce a suo modo il rhythm'n'blues all'intera nazione, scatena un'onda di panico morale che prende di mira i testi delle canzoni, troppo neri, troppo "sporchi" per gli immacolati padiglioni auricolari dell'america bianca puritana e conservatrice.




Now when I get the blues, 
I get me a rockin' chair
Well, if the blues overtake me 
gonna rock 
right away from here

Now flip, flop and fly
I don't care if I die
Don't ever leave me, 
don't ever say goodbye


Il 1955 è un anno chiave.








As I was motivatin' over the hill
I saw Maybellene in a Coupé de Ville
A Cadillac a-rollin on the open road
Nothin' will outrun my V-8 Ford
The Cadillac doin' 'bout 95
She bumper to bumper, rollin' side by side

Maybellene, why can't you be true?
Oh, Maybellene, why can't you be true?
You done started back doin' the things you used to do


Chuck Berry pubblica, per la Chess, "Maybellene", la storia di una disperata corsa alla guida di una Ford V8 all'inseguimento di un amore ormai perduto che fugge via a bordo di una Cadillac Coupe DeVille.

Adattando parti della canzone country-swing "Ida Red", di Bob Wills e i suoi Texas Playboys, del 1938, Berry e Leonard Chess la trasformano in una hit rock'n'roll perfetta per gli adolescenti dell'epoca, affascinati dalle auto, dalla velocità e dalla sessualità.

Caratterizzata da alcuni degli inimitabili riff di chitarra di Berry, dal backbeat delle note blues e del pianoforte di Johnnie Johnson, l'entusiasmante fusione di rhythm'n'blues e country rurale dà vita ad una quintessenza rock'n'roll.

Riscuote un grande successo sia tra il pubblico bianco che quello nero, raggiungendo il numero 1 nella classifica R'n'B di Billboard e il numero 5 nella classifica Pop.

La rivista Rolling Stone scrive: "La chitarra rock & roll inizia qui".




We're gonna rock around the clock tonight 
We're gonna rock, rock, rock, 
'til broad daylight 
We're gonna rock, gonna rock, 
around the clock tonight



Nell'aprile 1954 Bill Haley & His Comets registrano (We're Gonna) Rock Around the Clock", reinterpretando il dirty blues originale di Trixie Smith.

L'assolo di chitarra elettrica di Danny Cedrone è considerato un altro classico esempio di chitarra rock and roll.

Il secondo break strumentale ricrea un tipico rhythm'n'blues "fuori dal coro" con il sax tenore e la chitarra che emulano la sezione ritmica.

Nel 1955, quando "Rock Around the Clock" viene usata per i titoli di testa del film "Blackboard Jungle", di Richard Brooks, considerato il primo grande film musicale rock'n'roll, la canzone decolla.

Il 9 luglio 1955, "Rock Around the Clock" diventa la prima registrazione rock'n'roll a raggiungere la vetta delle classifiche Pop di Billboard, rimanendovi per due mesi, e successivamente di tutto il mondo, vendendo milioni di copie.

Un vero e proprio inno per i giovani ribelli degli anni '50è ampiamente considerata la canzone che, più di ogni altra, ha portato il rock'n'roll nella cultura mainstream in tutto il mondo.

Insieme alle sue origini dirty.




Rock, rock, rock, everybody
Roll, roll, roll, everybody
Rock-a-beatin' boogie beat
You take a rock! You take a beat!
You take a boogie! You make it sweet!
You take a rock-a-beatin' boogie,
Rock-a-beatin' boogie beat!


Sulle ali dell'entusiasmo, Bill Haley & His Comets pubblicano nel 1956 "Rock-A-Beatin' Boogie", registrata per la prima volta dagli Esquire Boys nel 1952.





La canzone viene inclusa nel film "Rock Around the Clock" prodotto dal re del film di serie B Sam Katzman (che produrrà diversi film di Elvis Presley negli anni '60) e diretto da Fred F. Sears.







Well I'mma write a little letter 
I'm gonna mail it to my local DJ 
Yeah, it's a jumpin' little record 
I want my jockey to play 
Roll over Beethoven 
I gotta hear it again today 
You know my temperature's risin' 
The jukebox blowin' a fuse 
My heart's beatin' rhythm 
And my soul keep a-singin' the blues 
Roll over Beethoven 
Tell Tchaikovsky the news 

I got the rockin' pneumonia 
I need a shot of rhythm and blues 
I caught the rollin' arthritis 
Sittin' down at a rhythm revue 
Roll over Beethoven 
They rockin' in two by two 
 
Well, early in the mornin', and I'm givin' you my warnin' 
Don't you step on my blue suede shoes 
Hey, diddle diddle, I'ma play my fiddle 
Ain't got nothing to lose 
Roll over Beethoven 
And tell Tchaikovsky the news 

Well, if you feel and like it 
Go get your lover, then reel and rock it 
Roll it over then move on up just 
A trifle further and reel and rock with 
One another 
Roll over Beethoven 
Dig these rhythm and blues


Chuck Berry sforna per la Chess il classico "Roll Over Beethoven" in cui sbeffeggia due mostri sacri della musica classica come Beethoven e Tchakowsky proclamando la supremazia del R&B.

Tra le righe Berry omaggia "Early in the Mornin'" di Louis Jordan, "Blue Suede Shoes" di Carl Perkins, mentre "hey diddle diddle" è riferito al suo compagno della Chess Records Bo Diddley, che era anche un abile violinista, "a shot of rhythm and blues" è una canzone del cantante e compositore Arthur Alexander (ripresa anche dai Beatles).

"Roll Over Beethoven" Ha raggiunto il numero due nella classifica R&B di Billboard e il numero 29 nella classifica pop. Insieme ad altre tre canzoni di Berry è stata inclusa nell'album "Rock, Rock, Rock", colonna sonora del film omonimo.

Largamente considerata, da pubblico e critica, un capolavoro, un classico senza tempo, ha contribuito a definire il rock and roll come genere. Non a caso è una delle canzoni più reinterpretate della musica popolare, tra cui spiccano le versioni di Gene Vincent, Carl Perkins, Jerry Lee e Linda Gail Lewis, i Beatles e la Electric Light Orchestra.






Well, I looked at my watch, 
it was 9:54
I said, "Dance ballerina girl, 
go, go, go go"
And we go, reelin' and rockin'
We was reelin' and rockin', 
and rollin' 'til the break of dawn

Well, I looked at my watch, 
it was 10:05
Man, I didn't know whether 
I was dead or alive
But I was rolled, 
reelin' and rockin'
We was reelin' and rockin', 
and rollin' 'til the break of dawn


"Reelin' and Rockin'", Chuck Berry (1957) 


Per la giovane America bianca, la nuova musica diventa la colonna sonora della ribellione.






The warden threw a party 
in the county jail
The prison band was there 
and they began to wail
The band was jumpin' 
and the joint began to swing
You should've heard 
those knocked out jailbirds sing

Let's rock
Everybody, let's rock
Everybody in the whole cell block
Was dancin' to the Jailhouse Rock






Il film musicale "Jailhouse Rock", di Richard Thorpe, nel 1957 consacra la stella del rock'n'roll Elvis Presley, nella parte di un detenuto che impara a suonare la chitarra mentre è in prigione e in seguito diventa una star.

La sequenza di ballo che accompagna la canzone che dà il titolo al film è spesso citata come "il più grande momento di Presley sul grande schermo".

Secondo diversi critici, il film era scandaloso perché presentava un delinquente come un eroe. La rivista jazz Down Beat definì la recitazione di Presley "quasi ripugnante".

L'allarme rock'n'roll si concentra sulla violenza adolescenziale, sul consumo di alcol, su comportamenti stravaganti, sul sesso e altre forme di condotta delinquenziale. 

La delinquenza giovanilediventa un argomento di discussione nazionale tanto da attirare l’attenzione del Congresso degli Stati Uniti. 





J.Edgar Hoover (funzionario politico fondatore dell’FBI) mise in guardia la cittadinanza dagli “effetti depravatori del rock’n’roll sulla gioventù americana”.





Just let me hear some of that
Rock and roll music
Any old way you choose it
It's got a back beat, you can't lose it
Any old time you use it
It's gotta be rock and roll music
If you want to dance with me



Le radio suonano incessantemente l'inno “Rock & Roll Music” di Chuck Berry che raggiunge il n.6 della classifica R&B e il n.8 della Hot 100.

Nel 1958, il rock'n'roll è bandito anche a Boston e in altre cinque città del nord-est dopo lo scoppio di una rivolta al "Big Beat Show" condotto da Alan Freed alla Boston Arena con Buddy Holly & the Crickets, Chuck Berry, Jo-Anne Campbell e Jerry Lee Lewis.

Sul New York Times del 28 marzo 1956, il noto psichiatra Francis J. Braceland commentando i disordini ai concerti, definisce il rock'n'roll una forma di musica “tribalistica e cannibalistica” simile ad una “malattia trasmissibile”.

Nel 1957, il cardinale Stritch di Chicago bandisce la musica popolare da tutte le scuole cattoliche a causa delle preoccupazioni sugli effetti dei “ritmi edonistici e tribali” del rock'n'roll.

Gran parte di questo sentimento anti-rock & roll era alimentato dal razzismo, palese, e dai timori di mescolanza razziale.




Deep down in Louisiana 
close to New Orleans
Way back up in the woods 
among the evergreens

There stood a log cabin 
made of earth and wood
Where lived a country boy 
named Johnny B. Goode

Who never ever learned 
to read or write so well
But he could play a guitar 
just like a-ringin' a bell

Go, go
Go Johnny, go, go
Johnny B. Goode


"Johnny B. Goode", Chuck Berry (1958)





"Rock and Roll is a means of pulling the White Man down to the level of the Negro. It is part of a plot to undermine the morals of the youth of our nation"

Secretary of the North Alabama White Citizens Council, 1956.


Asa Carter, leader del North Alabama Citizens Council, un gruppo suprematista bianco, riese ad attirare l'attenzione dei media nazionali con una campagna che descrive il rock'n'roll come un complotto della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) - una delle prime e più influenti associazioni per i diritti civili negli Stati Uniti fondata nel 1909 in aiuto degli afro-americani - per "imbastardire l'America". 

Asa Carter, che in precedenza era stato un membro del Ku Klux Klan Klavern No. 32, dichiara: “Il rock'n'roll è la musica heavy beat di base dei negri. Fa emergere l’animalismo e la volgarità”. 

Il suo e altri punti di vista ultra-conservatori furono debitamente riportati in pubblicazioni nazionali come Newsweek e The New York Times. 

Variety pubblica una serie di articoli intitolati "Un avvertimento al mondo della musica". Nel primo dei tre articoli, si legge: “La minaccia morale del rock‘n’roll si fonda su una sfacciata intonazione a favore del sesso. Ogni nota e sfumatura vocale è rivolta in questa direzione”.

Niente di più vero. 




Hail, hail rock and roll
 deliver me from the days of old
Long live rock and roll
the beat of the drums, loud and bold
Rock, rock, rock and roll 
the feelin' is there, body and soul



TO BE CONTINUED




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