giovedì 11 giugno 2020

BACKLASH





Come on baby, let's have some fun
Just put your hot dog in my bun


GENERE: MUSICALE, STORICO

EPISODE 1






Porn is everywhere. Il porno è ovunque. 

La globalizzazione dell'accessibilità e la normalizzazione del porno di massa hanno aumentato la domanda e l'aspettativa di materiale "raunchy".

Dopo il mainstreaming del porno è arrivato il mainstreaming dello stripping.

Lo strip club, il twerking, l'allusione sessuale sono ormai caratteristiche fondamentali per il pop porno degli anni Duemila, ovvero la degradazione pornografica della musica pop.

Britney Spears, Christina Aguilera, Lady Gaga, Ariana Grande, Shakira, Jennifer Lopez, Rihanna, Beyoncè, Nicki Minaj e altre ancora, senza dimenticare l'inossidabile Madonna.

Tutte queste donne, che si spacciano per femministe, che millantano di perseguire l' "empowerment" femminile, l'emancipazione della donna, in realtà fanno l'opposto, promuovono una ben precisa strategia di marketing decisa dall'industria discografica in collusione con quella pornografica.



L'IDEA 

La serie "Pop Porno A Dirty History of Music" traccerà una nuova storia della sessualità indagando su come questa è stata rappresentata nel corso del tempo nell'ambito della musica popolare.

copyright 2020 (©) Alessio Mannucci



SIGLA



Come on baby, let's have some fun 

Just put your hot dog in my bun 

And I'll have that thing 

That ting-a-ling 

Just press my button 

give my bell a ring




Alle origini del Pop Porno vi è un fenomeno autentico, il "Dirty Blues", il "Blues Sporco", una particolare espressione della cultura nata in seno alla diaspora afro-americana.

Ovvero tutte quelle forme di blues che trattavano argomenti osceni e socialmente tabù, facendo spesso riferimento ad atti sessuali e al consumo di droghe

A causa delle descrizioni fin troppo esplicite, il dirty blues veniva spesso bandito dalle radio e reso disponibile solo sui jukebox. Lo stile diventò popolare negli anni prima della Seconda Guerra Mondiale, successivamente ci fu un revival negli anni '60.

Molte canzoni usavano allusioni, termini gergali, doppi sensi, come "Press My Button (Ring My Bell)" di Lil Johnson.

"Shave 'Em Drydi Lucille Bogan è stata  definita da uno storico della musica "di gran lunga la registrazione commerciale più oscena registrata nel periodo prebellico".


Furono le grandi star femminili di quell'era - donne come Bessie Smith e Alberta Huntera pubblicare i primi dischi di dirty blues tra i più sessualmente espliciti nella storia della musica popolare, come mostrato nel documentario "King Size Papas (& Mighty Tight Women)" prodotto per Radio 4.




Il blues registrato nacque con la canzone del 1920 "Crazy Bluesdi Mamie Smith che ha venduto in quantità enormi ai migranti neri in fuga dal sud in cerca di nuovi lavori nelle fabbriche delle città del nord. 

Presto, ogni etichetta ebbe la sua "Race Record" per vendere dischi di artisti neri a un pubblico quasi esclusivamente nero.

Molti dei cantanti avevano un background nel vaudeville e questo, combinato con la passione delle etichette bianche per i numeri comici dei minstrels, ha prodotto una marea di canzoni scherzose a sfondo sessuale

Altri hanno iniziato nei bordelli della Chicago dell'era dei gangster, dove canzoni simili venivano usate per intrattenere i giocatori mentre aspettavano la loro ragazza preferita.

Un gran numero di canzoni a sfondo sessuale furono pubblicate negli anni '20, lo slang nero preservava una patina di rispettabilità per i bianchi.



I need a little sugar in my bowl  
I need a little hot dog between my rolls  
You gettin' different, I've been told  
Move your finger, drop something in my bowl



Le metafore del cibo sono sempre state molto popolari: Banana In Your Fruit Basket” di Bo Carter, “Hot Nuts (Get ‘em from the Peanut Man)”, "He's A Jelly Roll Baker", "Sam The Hot Dog Man", "You'll Never Miss Your Jelly Until Your Jelly Roller Is Gone" di Lil Johnson, "Anybody Here Want to Try My Cabbage?" di Maggie Jones"I Ain't Gonna Give Nobody None o' My Jelly Roll" di Louis Armstrong, "Nobody in Town Can Bake a Jelly Roll Like Mine" di Bessie Smith.





In "Need a Little Sugar in My Bowl" registrata da Bessie Smith nel 1931, la cantante supplica il suo "hard papa", dicendo: "ho bisogno di un po 'di zucchero nella mia ciotola". Continuando il doppio senso, esprime anche la necessità di "a little hot dog between my rolls". Poi conclude, "Smettila di scherzare, lascia cadere qualcosa nella mia ciotola". 

In un articolo pubblicato sulla rivista American Music, l'etnomusicologa Henrietta Yurchenco ha elogiato la canzone come uno dei primi esempi di una performer femminile che parla "in un linguaggio chiaro e semplice delle gioie del sesso".

L'ascesa della radio alla fine degli anni '20 ha colpito duramente le vendite di dischi, quindi le etichette hanno risposto rendendo i loro dischi blues più sporchi che mai. Questo era un segmento del mercato in cui sapevano che la radio non poteva competere.





Qualcosa di dolce e morbido come il jelly roll, il rotolo di pan di Spagna farcito con marmellata o gelatina, era usato come riferimento al "gustoso" passatempo del sesso, all'amante, al rapporto sessuale, agli organi sessuali.




Mmm—yes—mmm, Lord
Yes you did
Yes you dirty bitch
Suck my prick
Oh eat me up
All that kind of stuff
Yes yo' mammy wouldn't wear no drawers
Said, look up bitch, you make me mad
I tell you 'bout the puppies that your sister had
Oh it was a fad
She fucked a hog
She fucked a dog
I know the dirty bitch would fuck a frog
'Cause yo' mammy don't wear no drawers
I went one day
Out to the lake
I seen your mammy
A-fuckin' a snake
All she tried, she tried to shake
All she shuck, shake on the cake
Mammy don't wear no drawers




All'età di quattordici anni, "Jelly Roll" Morton, famoso pianista di ragtime e jazz, iniziò a lavorare in un bordello.

Le ragazze gli diedero il nomignolo di "winding boy" mentre in seguito lui stesso si battezzò "jelly roll", entrambi soprannomi che alludono alle sue capacità di amatore.

Ha spesso cantato testi sporchi.





I'm a steady rollin' man  
I roll both night and day
I'm a steady rollin' man
Hmmm hmmm I roll both night and day 
But I haven't got no sweet woman 
Hmm mmm boys to be rollin' this way 
From four till late


 I got nipples on my titties, big as the end of my thumb,

I got somethin' between my legs'll make a dead man come,

Oh daddy, baby won't you shave 'em dry?

I fucked all night 
And the night before, baby 
And I feel like I wanna fuck some more 
Oh, grind me honey 
Shave me dry

 Daddy you say that's the kind of 'em you want,

and you can make 'em come,

Oh, daddy shave me dry



 


Nel 1935, Lucille Bogan stava registrando la sua famosa versione sporca di "Shave 'Em Dry" completamente ubriaca in studio.

Il verso "Shave 'Em Dry" che dà il titolo alla canzone può essere interpretato come riferimento ad una qualsiasi azione aggressiva, in particolare ad un rapporto sessuale rude, senza alcun preliminare.





La prima versione fu registrata a Chicago da Ma Rainey nel 1924.

Un semplice blues guarnito con riferimenti a relazioni interpersonali e lame di rasoio.

Le due versioni di Lucille Bogan non furono pubblicate negli anni '30 a causa del testo scandalosamente pornografico, ma diventarono molto popolari nel circuito delle feste private.






I'm a one hour mama
So no one minute papa
Ain't the kind of man for me

Set your alarm clock papa
One hour, that's proper
Then love me like I like to be


"One Hour Mama" di Ida Cox, del 1937, in cui la cantante pretende un amante non troppo sbrigativo, è uno di quei dirty blues "around the clock" che avranno una fondamentale influenza sulla genesi del rock'n'roll.



Nel libro "Blues Legacies and Black Feminism", l'attivista e studiosa Angela Davis afferma: “La sessualità era uno dei pochi regni in cui le masse di donne afroamericane potevano esercitare l'autonomia e quindi distinguere in modo tangibile il loro status contemporaneo dalla storia della schiavitù".





When he's around there's not a thing I lack When he loves me he holds nothin' back 
King size papa. He's my king size papa. 
Everything that I need he carries in his king size pack


Dopo la seconda guerra mondiale, la moda musicale è passata dal blues di base al Rhythm & Blues, ma l'argomento suggestivo sessuale è rimasto insieme all'umorismo come in "King Size Papa" di Julia Lee del 1938 o in "It Ain't the Meat (It's the Motion)" degli Swallows del 1951, precursori diretti del rock and roll che seguì.

Quando Elvis Presley introdusse il rhythm'n'blues agli adolescenti bianchi nel 1954 ne seguì un panico morale e i testi troppo espliciti furono rimossi.




Work with me Ann-ie-e
Now, let's get it while the gettin' is good

A-ooo, my-ooo

My-ooo-ooo-wee
Annie, oh how you thrill me
Make my head go round and round
And all my love come dow-ow-own
(Ooo!)


Il 14 gennaio 1954, Hank Ballard & the Midnighters registrano a Cincinnati la canzone "Work With Me Annie".

Il baritono di Hank Ballard e gli squittii eccitati sostenuti dall' "ah-oom" del gruppo sono accompagnati da un pianoforte boogie, una chitarra elettrica alla guida e un basso elettrico in piena espansione. 

La Federal Communications Commission (FCC) si oppone immediatamente a causa del testo apertamente dirty, che ora veniva ascoltato anche da un pubblico adolescente bianco. 

Ma poiché il disco era molto richiesto e avendo ricevuto così tanta pubblicità, i tentativi di ostacolarlo fallirono, tanto che raggiunge il primo posto delle classifiche Rhythm & Blues e vi rimane per sette settimane.










"Twerk baby, twerk baby, twerk, twerk, twerk"


20 Agosto 2014


"Ieri sera a mezzanotte, il mondo è stato benedetto. Finalmente, ANACONDA È QUI".





Il video musicale di "Anacondadiretto da Colin Tilley è stato pubblicato sul canale Vevo di Nicki Minaj il 19 agosto 2014. È ambientato in una giungla dove Nicki Minaj e altre ballerine si esibiscono in danze provocanti e twerking. 

Dopo sole 24 ore ha raggiunto 19,6 milioni di visualizzazioni, battendo il record detenuto da "Wrecking Ball" di Miley Cyrus con 19,3 milioni di visualizzazioni

Il 30 agosto 2014, Vevo ha certificato 100 milioni di visualizzazioni. Ad ottobre 2015, le visualizzazioni superano i 500 milioni.

La canzone ha raggiunto la posizione numero due nella Billboard Hot 100 degli Stati Uniti e la top ten in Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda e Regno Unito.





Yeah, he love this fat ass, hahahahahahahaha!

My anaconda don't, my anaconda don't

My anaconda don't want none unless you got buns, hun




Di sicuro, la porno rapper ha ottenuto l’effetto voluto: il suo lato B è diventato il centro dell’attenzione

La copertina del singolo è diventata virale sul web. Ma in vari negozi di musica digitale è stata censurata con l'etichetta Parental Advisory sulle natiche della Minaj.

La cantante si è indispettita per il feedback negativo e ha scatenato una vera e propria battaglia, sostenendo che le accuse di volgarità nei suoi confronti fossero in verità razziste.






They only talk to her, because,She looks like a total prostitute, 'kay?
I mean, her butt, is just so big
I can't believe it's just so round, it's like out there
I mean gross, look

She's just so, black

Has your girlfriend got the butt? (Hell yeah!)
Tell 'em to shake it! (Shake it!) Shake it! (Shake it!)
Shake that healthy butt!
Baby got back!
Little in the middle but she got much back!




La canzone "Baby Got Back" del rapper americano Sir-Mix-A-Lot nel 1992 ha causato polemiche per il testo dirty che fa riferimento specifico alle "big butts", le prominenti natiche delle donne di colore.

Ha debuttato al numero 75 della Billboard Hot 100 per poi raggiungere il numero uno dodici settimane dopo, rimanendovi per cinque settimane.

È diventata la seconda canzone più venduta negli Stati Uniti nel 1992. Nel 2008, è stata classificata al 17° posto delle 100 migliori canzoni dell'hip hop secondo il network televisivo americano

Il testo di genere dirty satirico prende in giro il modo in cui Hollywood ritrae comunemente le donne afro-americane come "cameriere, servitrici e prostitute". 




Nel video, volutamente grottesco, Sir Mix A Lot canta al centro di panorami a forma di natiche contornato da diverse ballerine che mostrano e agitano il didietro.
MTV lo ha inizialmente bandito perché visualizzava parti del corpo femminile. Il video è stato modificato e messo nuovamente in rotazione solo dopo le 9 di sera.



"Anaconda" sfrutta furbescamente un campione di "Baby Got Back”.

Minaj rappa dal punto di vista della donna facendo intendere she sta usando il suo fisico "callipigiano" (la Venere Callipigia, o anche Afrodite Callipigia, ossia "Afrodite dalle belle natiche", è una scultura marmorea di epoca romana databile al I-II secolo conservata nel museo archeologico nazionale di Napoli) per trarre profitto e potenziare se stessa.



Nonostante le molte recensioni positive e il grande successo commerciale, ha provocato anche molte reazioni negative

La rivista digitale London Economic l'ha definita "una delle peggiori canzoni di sempre". I critici della National Review hanno definito la canzone "degradante", aggiungendo che "promuove la prostituzione, l'abuso di droghe e l'immoralità tra le ragazze". 

Una città in Israele ha bandito la canzone e l'ha proibita da concerti ed eventi sportivi affermando che stabilisce un record di "violazioni della dignità delle donne", che incoraggia "una cultura di stupro e umiliazione delle donne" e che il testo è "pieno di parole razziste, insulti, sessismo e omofobia".




Il video è a dir poco osceno: le ballerine scuotono i fianchi su e giù velocemente sul proprio asse verticale, creando così un tremolio sulle natiche con chiare allusione sessuali in uno scenario simil-tropicale. 

Poi la Minaj concede le sue posteriora al cospetto del rapper newyorkese Drake.




Chi difende la Minaj, persino delle femministe, sostiene che la sua aggressività sessuale e la glorificazione del suo culo mostrano il controllo sulla sua sessualità, in un ruolo non più subordinato all'uomo.


L'unico potere che dimostra è quello di fornire una fantasia pop porno che rafforza stereotipi sessisti legittimando la prostituzione del corpo femminile, seguendo dei precisi diktat dell'industria porno-discografica.




L'ex star della Disney Miley Cyrus, neo pop pornostar, ha risposto per le rime a Nicki Minaj




Nel suo porno-show a Monterrey, in Messico, durante i festeggiamenti del Mexican Independence Day, Miley ha indossato un sedere finto di taglia XL e si è fatta sculacciare dai suoi ballerini. 



La Minaj e la Cyrus partecipano attivamente alla cosiddetta "reazione al femminismo" come profetizzato dal libro di Susan Faludi "Backlash" del 1991. 

La Faludi sosteneva che a causa dei progressi nei diritti delle donne ci sarebbe stato un enorme contraccolpo.


Mentre da un lato le donne guadagnano posizioni di potere nel mondo patriarcale e hanno più possibilità di scegliere i propri percorsi nella vita, dall'altro cresce per rappresaglia il sessismo e la violenza contro le donne.



Molte cantanti e attrici, soggiogate dall'industria dello spettacolo, partecipano attivamente a questo contraccolpo facendo intendere al pubblico che sono loro a scegliere la propria mercificazione per conquistare un potere che alle donne è sempre stato negato.

In realtà tutte queste artiste o pseudo tali aderiscono ad un piano ben preciso che progressivamente nel corso degli anni ha portato alla moderna collusione tra pop e pornografia.





La pensa così anche Annie Lennoxex cantante degli Eurythmics, che senza mezzi termini ha definito le immagini sessuali di molti video musicali "pornografiche". 

Parlando con BBC Radio 5 Live ha detto: "Sono per la libertà di espressione, ma qui siamo chiaramente un passo oltre, nel regno del porno".




"Sono turbata e sgomenta dalla recente ondata di video e spettacoli  iper-sessualizzati". 

"Appare evidente che diverse case discografiche abbiano scelto di vendere materiale pornografico con accompagnamento musicale".






Come scrive Susan Faludi: "Il contraccolpo non è una cospirazione che invia agenti da qualche sala di controllo centrale, né le persone che servono i suoi fini spesso sono consapevoli del loro ruolo... Per la maggior parte i suoi meccanismi sono codificati e interiorizzati, diffusi e camaleontici".


TO BE CONTINUED


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