One night I was laying down.
I heard mama and papa talking.
I heard papa tell mama
to let that boy boogie-woogie,
'cause it's in hive,
and it's got to come out.
APPENDIX 1
GENERE: Musicale, Storico
"La classe lavoratrice del Mississippi così disprezzata da Richard Wright (autore del memoriale "Black Boy") aveva una cultura dinamica che arricchiva costantemente il proprio ambiente. Chiaramente, questi neri svantaggiati hanno trasformato ogni situazione, ogni aspetto - danza, orchestrazione, religione, lavoro, linguaggio - grazie alla loro formidabile creatività... Gradualmente, ho cominciato a vedere la cultura del Delta come il prodotto della reazione di una potente tradizione africana ad una nuova e spesso più dura realtà sociale... Divenne chiaro che l’Africa nera aveva stili di esibizione distintivi, formali quanto quelli dell’Europa occidentale. Inoltre, questi modelli espressivi rappresentavano e rafforzavano chiaramente le strutture fondamentali della società africana. La loro ampia provenienza da tutta l'Africa a sud del Sahara indicava che, anche se erano state trasmesse oralmente, queste tradizioni culturali erano potenti e stabili, in grado di plasmare tutte le sue distintive arti ritmiche, sia durante il periodo coloniale che post-coloniale... È stato grazie a questa 'ignoranza' che la cultura africana si è ampiamente trasmessa in America attraverso canali non verbali e orali, fuori dalla portata della censura... I nuovi stili di canzone del Delta simboleggiavano la continuazione dinamica del processo sociale e creativo africano come tecnica di adattamento. La nascita del blues e dei suoi predecessori possono essere viste come un dispiegamento creativo del temperamento e dello stile africano in un contesto americano. In un certo senso, i cantanti e i ballerini afroamericani hanno realizzato nel Nuovo Mondo una conquista estetica. Le loro produzioni hanno affascinato il pubblico e gli artisti bianchi, che si sono precipitati ad imitarli e a parodiarli nei minstrels show, nel ragtime, nel jazz, come oggigiorno nel rock, nel rap e nel blues".
Alan Lomax, 1992
SIGLA
One night I was laying down.
I heard mama and papa talking.
I heard papa tell mama
to let that boy boogie-woogie.
'Cause it's in hive,
and it's got to come out.
John Lee Hooker, "Boogie Chillen" (Modern, 1949)
Nel 1942, l'antropologo ed etnomusicologo Alan Lomax partì per il Delta del Mississippi, nel profondo sud americano, insieme a tre assistenti, (un argentino e due neri americani), per effettuare registrazioni sul campo di musica popolare nera americana per la Biblioteca del Congresso. Nonostante l'ostilità che incontrarono da parte della gerarchia bianca delle piccole città, riuscirono a registrare molte sessioni musicali e interviste improvvisate, incontrando alcuni dei grandi della musica blues. Lomax descrive le sessioni trascorse con un giovane Muddy Waters scalzo nella piantagione, realizzando le prime registrazioni in assoluto dell'uomo che incontrò di nuovo anni dopo alla guida di una grande Cadillac. Descrive il suo incontro con la madre del piccolo Robert Johnson poco dopo la morte del cantante per avvelenamento, e cita parola per parola la storia della vita di Big Bill Broonzy, descrivendo le spaventose ingiustizie inflitte a lui e ai suoi compagni neri.
"Musicisti neri anonimi, desiderosi di prendere un treno e allontanarsi dai loro problemi, incorporarono i ritmi e i gemiti della locomotiva nella nuova musica che suonavano nei juke-joints e nelle sale da ballo. Il boogie-woogie cambiò per sempre il modo di suonare il pianoforte, poiché i pianisti neri con le loro goffe mani trasformarono lo strumento in un treno ferroviario poliritmico" (Alan Lomax, 1993).
Verso la fine dell'Ottocento, i lavoratori afroamericani del Sud erano soliti ritrovarsi nei juke-joints, all'interno di locali improvvisati nei pressi dei luoghi di lavoro, molto spesso i cantieri delle ferrovie, per bere, ballare e divertirsi. Per questo, c'era bisogno di una musica sanguigna, esuberante, fragorosa, assordante, più veloce e ritmata del blues, percussiva, martellante, in grado di esprimere quel sogno di libertà che proiettavano nei rumori provocati dal passaggio dei treni.
Now listen here all of you,
this is my Pine Top Trouble
I want everybody to dance 'em
just like I tell you
And when I say "Hold yourself"
everybody get ready to stop
And when I've said "Stop",
don't move a peg
And when I say "Get it",
everybody do a boogie woogie
And when I say "Get it",
I want you to shake that thing
Hold yourself now
Shake that thing
Clarence Smith, "Pinetop's Boogie Woogie" (1929)
Chiamarono questa musica "fast blues", "rolling blues", "shuffle", "honky tonk", come erano chiamati i pianoforti verticali, "barrellhouse", in riferimento alle botti ("barrells") piene di birra e whisky. Fino alla storica registrazione del 1928 di "Pinetop's Boogie Woogie" (pubblicata nel 1929 dalla Vocalion Records) in cui Clarence Smith spiega come andava ballata. Da lì a poco Smith morì, venticinquenne, colpito da un proiettile vagante di una sparatoria in una dance hall di Chicago.
Nasce così il "boogie-woogie", una musica pianistica perlopiù improvvisata caratterizzata da un accompagnamento di basso "ostinato" ("walking bass"), eseguito con la mano sinistra, e da trilli ed abbellimenti sincopati, eseguiti con la destra. Strutturata prevalentemente su 12 battute, come il blues, è chiamata in gergo tecnico "eight to the bar", poiché nella tipica misura di 4 battute il basso si suddivide in 8 note invece che in 4, da semibreve a croma, imprimendo al ritmo un'accelerazione.
Il celebre pianista Albert Ammons ha dichiarato: "La mano sinistra racconta la storia del boogie-woogie" (Burgin Mathews).
"8 to the Bar" è un album in studio pubblicato da Pete Johnson e Albert Ammons nel 1941 su Victor. L'album raggiunse il numero 2, nel 1945, nella classifica degli album di Billboard.
Il tipico ritmo uptempo chiamato proprio "boogie" o "boogie beat" verrà poi adattato alla chitarra, al contrabbasso e ad altri strumenti e sarà ampiamente utilizzato in tutta la musica popolare da ballo, nel jazz, nel rhythm'n'blues, nel rock'n'roll, fino ai giorni nostri nel rock e nel pop.
Hey, Mr. DJ, put a record on
I wanna dance with my baby
And when the music starts, I never wanna stop
It's gonna drive me crazy
Music, music, music, music
Do you like to boogie-woogie?
I like to boogie-woogie (Uh-uh!)
It's like ridin' on the wind and it never goes away
Touches everything I'm in, got to have it every day
"I like to boogie-woogie", proclama Madonna nella traccia che dà il titolo a "Music", il suo album del 2000.
I'm your boogie man, that's what I am
I'm here to do whatever I can
Be it early morning, late afternoon
Or at midnight, it's never too soon
To wanna please you, to wanna keep you
To wanna do it all, all for you
I wanna be your, be your rubber ball
I wanna be the one you love most of all, oh, yeah
I'm your boogie man, I'm your boogie man
Turn me on
I'm your boogie man, I'm your boogie man
I do what you want
Nella cultura della disco-dance che ha imperversato negli anni '70, il termine "boogie" è onnipresente. All'inizio degli anni '80 diventa sinonimo di "danza" o anche di "movimento". "Let's boogie" negli anni '70 o '80 significa "Dai, balliamo!", o semplicemente "Andiamo!", "Muoviamoci!" (Mathews). E poi c'è la famosa "I'm Your Boogie Man" di KC and the Sunshine Band (TK, 1977), numero uno della Billboard Hot 100, che nel testo associa "boogie" sia alla danza che al sesso.
Il termine potrebbe derivare dalle parole africane "boog" e "booga" che significano "battere", oppure da "bogi", che significa "ballare", oppure da "mbuki mvuki", che in bantu significa "danzare selvaggiamente per scrollarsi di dosso i vestiti" (Wikipedia). Il termine "boogie boogie" era associato ai "rent parties" di Harlem, dove si ballava il boogie woogie, includendo il riferimento al sesso.
Charles "Cow Cow" Davenport, un altro pianista blues nato in Alabama, come Clarence Smith, che si esibiva nel vaudeville, affermò di essere stato lui a far conoscere a Smith il termine "boogie-woogie" (Mathews). La sua melodia più conosciuta è "Cow Cow Blues", a cui deve il suo soprannome. "Cow Cow" si riferisce al "cowcatcher", il dispositivo a forma di V, inventato nel 1838 dall’ingegnere britannico Charles Babbage, montato nella parte anteriore delle locomotive per deviare eventuali ostacoli sul binario.
Il boogie-woogie conquistò l'attenzione del pubblico nel 1938, grazie ai due concerti "From Spirituals to Swing" alla Carnegie Hall di New York promossi dal produttore discografico John Hammond.
Il pianista Meade Lux Lewis ha eseguito il classico "Honky Tonk Train Blues", il suo compare Albert Ammons, "Swanee River Boogie", il pianista Pete Johnson, in coppia con Big Joe Turner, "Roll 'Em Pete", considerata una delle prime canzoni rock'n'roll.
Dopo l'evento, Lewis insieme con Ammons e Johnson appaiono spesso in trio e diventano i principali pianisti boogie-woogie dell'epoca. Il loro successo portò a una mania decennale del boogie-woogie, con trattamenti swing da big band di Tommy Dorsey, Will Bradley e altri, numerose canzoni country boogie fino ai primi rock-and-roll.
Due settimane dopo, il produttore discografico Alfred Lion, che aveva assistito al concerto, fondò la Blue Note Records, registrando nove assoli di Ammons, tra cui "The Blues" e "Boogie Woogie Stomp", otto di Lewis e due duetti in una sessione di un giorno, in uno studio di registrazione preso in affitto.
Un'eccezionale performance di boogie-woogie a doppio pianoforte di Albert Ammons e Pete Johnson, "The Boogie Woogie Man", è stata immortalata nel film del 1944 "The Boogie Woogie Dream".
Ammons è nato a Chicago, Illinois. I suoi genitori erano pianisti e aveva imparato a suonare all'età di dieci anni. Il suo interesse per il boogie-woogie è attribuito alla sua stretta amicizia con Meade Lux Lewis. Entrambi a metà degli anni Venti facevano i tassisti a Chicago. Ben presto iniziarono a suonare insieme, esibendosi alle feste nei club. Ammons fondò la sua band al Club DeLisa nel 1934 dove rimase per i due anni successivi.
Nel 1936 Ammons registra con i Rhythm Kings per la Decca "Swanee River Boogie", il disco vende un milione di copie.
La registrazione, nello stesso anno, di "Boogie Woogie Stomp", è stata descritta come "il primo boogie-woogie pianistico a 12 battute", poi imitato da molti gruppi jazz, precursore del rock-n-roll.
Anderson Meade "Lux" Lewis, nato a Chicago nel 1905, da giovane è stato influenzato dal pianista Jimmy Yancey, un vero e proprio pioniere del boogie woogie.
Il soprannome "Lux" gli è stato dato dai suoi amici d'infanzia. Imitava un paio di personaggi di un famoso fumetto di Chicago, Alphonse e Gaston, e si accarezzava una barba immaginaria come parte della routine. Per questo motivo i suoi amici iniziarono a chiamarlo Duca di Lussemburgo e il nome rimase per il resto della sua vita. Divenne amico di Albert Ammons durante l'infanzia, un'amicizia che sarebbe durata per tutta la vita.
Il lavoro più noto di Lewis, "Honky Tonk Train Blues", è stato registrato in vari contesti, spesso con un arrangiamento per big band. Keith Emerson degli Emerson, Lake & Palmer lo includeva spesso nel suo repertorio e con esso ottenne un successo nella Top 30 nel 1976 su un singolo, e poi includerono quel titolo nel loro album del 1977 "Works Volume II".
Yancey, nato a Chicago nel 1895, era figlio di un cantante e chitarrista del vaudeville. All'età di dieci anni, era stato in tournée negli Stati Uniti come ballerino di tip tap e cantante, e a vent'anni era stato in tournée in tutta Europa. Iniziò a suonare il pianoforte da autodidatta all'età di 15 anni e nel 1915 ottenne un profilo sufficiente per influenzare i musicisti più giovani.
Yancey suonava in uno stile boogie-woogie, con una figura forte e ripetuta nella mano sinistra e decorazioni melodiche nella destra, ma il suo modo di suonare era delicato e sottile piuttosto che duro. Ha reso popolare la figura della mano sinistra che divenne nota come "basso Yancey", successivamente utilizzata in "Blues After Hours" di Pee Wee Crayton e in "The Things That I Used to Do" di Guitar Slim.
Lo strumentale di Crayton, nativo di Rockdale, Texas, influenzato da T Bone Walker, nel 1948 raggiunse il numero uno della classifica di Billboard.
Il riff di chitarra di apertura del suo singolo del 1954 per la Imperial "Do Unto Others" è stato citato da John Lennon all'inizio della versione del singolo lato B di "Revolution" pubblicata dai Beatles su Apple Records nel 1968.
Yancey preferiva le tonalità, come mi bemolle e la bemolle, che erano atipiche per il blues barrellhouse. Sebbene influente fin dalla tenera età, Yancey non registrò affatto all'inizio della sua carriera, esibendosi solo a feste in casa e nei club. Le sue prime registrazioni, nel 1939, suscitarono notevole scalpore nei circoli blues e jazz. Tra cui "Rolling The Stone", "The Fives", "Five o'Clock Blues", "How Long Blues".
Ha effettuato la maggior parte delle sue registrazioni da solista, ma più tardi nella sua carriera ha registrato con sua moglie, Estelle Yancey, cantando come Jimmy e Mama Yancey. Apparvero in concerto alla Carnegie Hall nel 1948, e registrarono il loro primo album nel 1951, pubblicato dalla Atlantic Records l'anno successivo.
Jimmy Yancey morì di ictus indotto dal diabete nella sua nativa Chicago il 17 settembre 1951 e fu sepolto nel cimitero di Lincoln a Blue Island, Illinois. È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986.
Dopo il concerto alla Carnegie Hall, è stato naturale per i gruppi swing incorporare il boogie nella loro musica. La band di Tommy Dorsey registra una versione aggiornata di "Pine Top's Boogie Woogie" nel 1938, che (come "Boogie Woogie") diventa un successo nel 1943 e 1945, un best seller dell'era swing, secondo solo a "In the Mood" di Glenn Miller.
Alla fine degli anni '30, il pubblico delle big band swing si aspettava di ascoltare brani boogie, perché il ritmo poteva essere utilizzato per balli allora popolari come il jitterbug e il Lindy Hop.
I gruppi jazz di Kansas City guidati da Bennie Moten e Count Basie iniziano a incorporare lo stile del pianoforte boogie-woogie nel jazz delle big band per produrre un suono che in seguito diviene noto come swing jazz.
Casey Jones he was a mighty man
But now he's resting in the promised land
The kind of music he could understand
Was an eight wheel driver under his command
When the fireman started ringing the bell
Everybody on the line could tell
Casey Jones, he was a comin' to town
On a six 8-wheeler that was burnin' the ground
He made the freight train boogie
All the time
He made the freight train boogie
As he rolled down the line
Delmore Brothers, "Freight Train Boogie" (King, 1946)
Anche gli artisti country iniziano a suonare il boogie woogie dopo che Johnny Barfield registra nel 1939, per la Bluebird, "Boogie Woogie", dando vita al genere "country boogie".
"Freight Train Boogie" dei Delmore Brothers, numero 2 nella classifica folk di Billboard del 1946, mostra come la musica country e il blues cominciano a mescolarsi per formare il genere che sarebbe diventato noto come rockabilly. Il suono rockabilly dell'era della Sun Records utilizza il "piano boogie country selvaggio" come parte caratteristica del suo suono.
No, you're wrong
I know you've been enough said about old Ida Red
But this is not the old Ida Red, no sir,
this is the new Ida Red
That likes the boogie
Now everybody's learning how to do the boogie woogie
They're learnin' how to shuffle and prance
What's the cutest little trick to boogie out of the sticks
Is Ida Red with the boogie dance
Ida Red likes to do the boogie woogie
She doesn't one-step or two-step or do the minuet
But she does a better boogie dancin' than anyone yet
And I'm a fool for Ida Red
Bob Wills e His Texas Playboys, "Ida Red Likes the Boogie" (MGM, 1949)
Il "Western Swing" (o "Texas Swing"), sottogenere della musica country rivolto al ballo, altro non fu che un adattamento dello swing jazz ad opera di gruppi bianchi, come Bob Wills e His Texas Playboys, che ha avuto una influenza duratura nella musica country texana e anche nella musica bluegrass di Bill Monroe.
Nel 1939, su suggerimento di John Hammond, produttore della Columbia Records, Harry James registra i singoli "Boo-Woo" e "Woo-Woo" con Pete Johnson e Albert Ammons.
In a little honky-tonky village in Texas
There's a guy who plays the best piano by far
He can play piano any way that you like it
But the way he likes to play is eight to the bar
When he jams, it's a ball
He's the daddy of them all
The people gather around when he gets on the stand
Then when he plays, he gets a hand
The rhythm that he beats puts them cats in a trance
Nobody there bothers to dance
And when he plays with the bass and guitar
They holler: "Oh! Beat me Daddy - eight to the bar!"
A-plink, a-plank
A-plink plank, plink plank
Plonkin' on the keys
A-riff, a-raff
A-riff raff, riff raff
Riffin' out with ease
And when he jams with the bass and guitar
They holler: "Oh! Beat me Daddy - eight to the bar!"
Sempre nel 1939, l'orchestra di Will Bradley pubblica una serie di successi boogie come le versioni originali di "Beat Me Daddy (Eight To The Bar)" e "Down the Road a Piece", entrambe del 1940, e "Scrub Me Mamma with a Boogie Beat", nel 1941.
He's a one-stop shop,
makes the panties drop
He's a sweet-talkin',
sugar-coated Candyman
He's a one-stop, got me hot,
making my (Uh) pop
He's a one-stop, get it while it's hot,
baby, don't stop
(Sweet sugar)
Candyman
Nello stesso anno, le Andrews Sisters ottennero un singolo di successo nella top 10 con la registrazione di "Boogie Woogie Bugle Boy" omaggiato, o sarebbe meglio dire plagiato, da Christina Aguilera nel 2006 con "Candyman", con un testo allusivo piuttosto dirty.
Old New Orleans is a great big old southern town,
where hospitality you will surely find
The population there is very, very fair,
with ev'rything they do White folks do it too,
they have a dance surely it's something rare there
Glide, slide, prance, dance, hop, stop
Take it easy honey, hmm
I can never git tired of dancin' those Hop Scop Blues
Once more you glide, slide, prance, dance
The Hop Scop Blues will make you do a lovely shake
They'll make you feel so grand when you join hand in hand
I'll never get tired of dancin' those Hop Scop Blues
Hop Scop Blues will make you do a lovely shake
They'll make you feel so grand when you join hand in hand
I'll never get tired of dancin' those Hop Scop Blues
Bessie Smith, "New Orleans Hop Scop Blues" (Columbia, 1930)
Il compositore ed editore musicale George W. Thomas scrisse "New Orleans Hop Scop Blues" intorno al 1911. Pubblicato come spartito nel 1916, il brano fu molto probabilmente il primo blues in dodici battute pubblicato con la caratteristica linea di basso ostinato del boogie-woogie. Bessie Smith registra la sua versione dirty blues nel 1930 per la Columbia.
Con suo fratello Hersal (la loro sorella era la cantante blues Sippie Wallace), Thomas compone "The Fives", un altro boogie, nel 1921. La Tampa Blue Jazz Band di Joseph Samuels registra la composizione nel 1923, considerata il primo esempio di boogie-woogie per una jazz band. Lo stesso anno Thomas, come Clay Custer, registra "The Rocks", la prima registrazione di una linea di basso ostinato boogie.
Hersal registra la sua versione di "The Fives" nel 1924 e altre composizioni classiche in stile boogie, come "Suitcase Blues" del 1925. Fletcher Henderson registra "Chimes Blues" nel 1923; Jimmy Blythe registra "Chicago Stomps" nel 1924; Cow Cow Davenport registra "Cow Cow Blues" per la prima volta nel 1925, poi nel 1926 e ancora nel 1928; Meade "Lux" Lewis registra "Honky Tonk Train Blues" nel 1927; l'anno seguente Clarence Smith registra "Pine Top's Boogie Woogie".
Il leader di una band bianca, Tommy Dorsey, registra "Boogie Woogie" per la Victor nel 1938, Bob Crosby incide "Yancey Special" e "Honky Tonk Train", e il boogie diventa onnipresente tra le swing band più popolari di Count Basle, Cab Calloway, Fats Waller, Duke Ellington, Benny Goodman e altri.
Tuttavia, il boogie hillbilly non guadagnerà slancio fino alla sua diffusione da parte di Arthur Smith e, subito dopo, dei Delmore Brothers. Smith registra lo strumentale "Guitar Boogie" nel 1945; il brano vende oltre tre milioni di copie e Smith trascorre gran parte della sua restante carriera a incidere altri boogie.
I know a fellow from that Alabama way
He plays the blues in a different sort of way
He's got no piano for the A to the bar
But he picks out the boogie on his ole guitar
He plays the hillbilly boogie in a low down way
And he can play the boogie, play it for me any ole day
Listen all you fellows if your gal's kinda cold
She don't want your loving & thinks your too bold
Make for a honky tonk & go there tonight
Play the Hillbilly Boogie and then you'll do alright
She likes the Hillbilly Boogie in a low down way
She likes the Hillbilly Boogie play it for her every day
It's just the Hillbilly Boogie in the low down way
It's just the Hillbilly Boogie play it for me any ole day
Nello stesso anno i Delmore Brothers registrano per la King "Hillbilly Boogie", il brano che diede il nome al nuovo genere, ibrido, che poi si chiamerà rockabilly. In seguito, i Delmore Brothers registrano una serie di boogie, diventati dei classici, tutti incentrati sul lavoro veloce alla chitarra dei due fratelli e il contributo delll'armonica blues di Wayne Raney.
Smith e i Delmores diedero inizio ad una vera e propria mania per il boogie hillbilly. Nei primi anni del decennio successivo, i boogie vennero registrati sia dall'élite della musica country che da gente decisamente sconosciuta, con dischi di Hank Snow, Hawkshaw Hawkins, Tennessee Ernie Ford, Al Dexter, Hardrock Gunter, Spade Cooley, Chet Atkins, Charlene Arthur, Merle Travis, i Maddox Brothers and Rose, Jerry Irby e... Bill Haley e i suoi Saddlemen.
Bill Haley & The Saddlemen, “Sundown Boogie” (Holiday, 1952)
Mentre un elemento essenziale del boogie era sempre stato il pianoforte, la chitarra, spesso elettrica, diviene lo strumento principale del boogie hillbilly.
"Il boogie hillbilly, con la sua velocità ed elettricità, era una musica che annunciava l'arrivo del futuro. Il termine stesso era un giocoso ossimoro: 'hillbilly' denotava l'arretrato e il primitivo, mentre 'boogie' era urbano e astuto. 'Hillbilly' era per definizione bianco, 'boogie' fondamentalmente nero. La musica e il musicista risultanti, per prendere in prestito la frase con cui lo scrittore Albert Murray caratterizza tutta la cultura americana, erano 'incontestabilmente mulatti'.
Questo era un nuovo tipo di hillbilly, sia di campagna che di periferia, contemporaneamente bianco e nero. Nel giro di un decennio, la designazione 'hillbilly', che era stata usata fin dagli anni '20 per commercializzare la musica rurale bianca, non sembrò più appropriata e lasciò il posto alla parola ancora in uso oggi, 'country'. L'hillbilly boogie, con le sue corse di chitarra fumanti, quando gli anni '40 cedettero il passo agli anni '50, riconfigurato come rockabilly, si dimostrò una delle indiscutibili ostetriche di una nuova cosa, il rock 'n' roll.
L'influenza del boogie abbondava nella musica presumibilmente 'nuova': i Saddlemen-Comets di Bill Haley generarono "Rock Around the Clock"; il chitarrista Luther Perkins, che, come si legge nella canzone, "suonava il boogie-woogie nel modo più strano", diede a Johnny Cash il suo caratteristico ritmo; Jerry Lee Lewis riportò il boogie al pianoforte per creare quello che lui chiamò il "Lewis Boogie", ma che tutti gli altri ormai riconobbero semplicemente come rock 'n' roll.
Little Richard e Ray Charles hanno entrambi riconosciuto apertamente le radici boogie del loro modo di suonare. Nella sua autobiografia, Chuck Berry ha identificato il suo termine preferito per il suo stile di chitarra, drammatizzando l'inutilità di qualsiasi tentativo di etichettatura. 'Chiamalo come vuoi', ha scritto Berry: 'jive, jazz, swing, soul, rhythm, rock o persino punk. È sempre boogie per quanto mi ci ritrovo'" (Jeff Todd Titon).
Tra i più importanti chitarristi che per primi adattarono i ritmi boogie-woogie agli stili di chitarra vanno ricordati Blind Blake, con sede a Chicago negli anni '20, e il cantante blues rurale Robert Johnson negli anni '30.
Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, John Lee Hooker ottiene un grande successo nel 1949 con la sua composizione "Boogie Chillen", numero uno nella classifica R&B di Billboard.
"Chillen'" è un'approssimazione fonetica della pronuncia di Hooker di "children", sta per "figli". Hooker ha dato il merito al suo patrigno, Will Moore, per avergli insegnato il ritmo di "Boogie Chillen'" quando era un adolescente. Il testo della canzone deriva in gran parte da precedenti canzoni blues.
Il lavoro di chitarra di Hooker sulla canzone ha ispirato diversi chitarristi successivi. Per lo stile incalzante e l'attenzione al ritmo, è considerato un precursore del rock and roll.
"Negli anni '60 e '70 le band rock bianche costruirono i loro successi pop attorno al suo semplice riff di chitarra. Lo stesso Hooker rimase per sempre identificato con il boogie, spesso attirandosi il soprannome di 'Boogie Man'.
In una registrazione successiva annunciò che 'il boogie non muore mai', ma nella stessa canzone ammonì che 'troppo boogie-woogie, ragazzi, non va bene' ('Too Much Boogie'). Ripensandoci, Hooker parlò del suo singolo di successo del 1948, 'Boogie Chillen', come 'il primo rock'.
Di certo, ci sono numerosi contendenti a quel titolo, ma è chiaro che senza i suoni e senza la nozione di boogie che John Lee Hooker, Chuck Berry, Fats Domino, Jerry Lee Lewis e quell'esercito di hillbilly elettrici hanno articolato in varie forme, il rock 'n' roll non sarebbe mai diventato il rock 'n' roll come lo conosciamo, o, in effetti, potrebbe non essere diventato niente. Fin dai suoi inizi, il rock 'n' roll ha dipeso, e molto, dal boogie.
Durante l'apice dell'era rock, gruppi blues-rock americani e britannici come Canned Heat, Savoy Brown e Commander Cody e i suoi Lost Planet Airmen fecero rivivere e aggiornare lo stile" (Titon).
Hadda Brooks, nata a Los Angeles il 29 ottobre 1916, è stata una pianista, cantante e compositrice americana, definita "Queen of the Boogie".
La sua prima travolgente registrazione, "Swingin' the Boogie", per la Modern Records, fu un successo regionale nel 1945. Un'altra hit della Top Ten dell'R&B, "Out of the Blue", del 1940, è la sua canzone più famosa.
Brooks preferiva in genere le ballate al boogie-woogie, ma si innamorò di questo stile ascoltando i dischi di Albert Ammons, Pete Johnson e Meade Lux Lewis.
The things that I used to do
Lord, I won't do no more
I used to sit and hold your hand, baby
Cried begging you not to go
I would search all night for you, baby
Lord, and my search would always end in vain
But I knew all along, darling
That you was hid out with your other man
I'm going to send you back to your mother, baby
Lord, and I'm going back to my family, too
Guitar Slim, pseudonimo di Eddie Jones, nativo di Greenwood, Mississippi, rimase orfano a cinque anni e fu allevato da sua nonna. Da adolescente lavorò nei campi di cotone e trascorse il tempo libero nei juke-joint, dove iniziò a lavorare come cantante o ballerino; era abbastanza bravo come ballerino da essere soprannominato "gamba agile" ("limber leg").
Dopo essere tornato dal servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale, iniziò a suonare nei club intorno a New Orleans, in Louisiana. Il leader della band, Willie D. Warren, lo ha introdotto alla chitarra. È stato particolarmente influenzato da T-Bone Walker e Clarence "Gatemouth" Brown.
Divenne noto per le sue performance teatrali selvagge. Indossava abiti dai colori vivaci e si tingeva i capelli per abbinarli. Aveva un assistente che lo seguiva in giro per il pubblico con fino a 350 piedi di cavo tra la sua chitarra e il suo amplificatore, e occasionalmente cavalcava le spalle del suo assistente o addirittura portava la sua chitarra fuori dal club, bloccando il traffico (Jeff Hannusch).
Nel 1953 registra per la Specialty Records di Art Rupe la canzone "The Things That I Used to Do", prodotta dal giovane Ray Charles.
La canzone rimane per settimane al numero uno della classifica R&B di Billboard vendendo oltre un milione di copie, diventando presto uno standard del blues.
Guitar Slim aveva una voce dal suono meno adulto di quello dei tipici gridatori blues dell'epoca, e i suoi testi erano meno esplicitamente sessuali. L'arrangiamento di Charles e l'accompagnamento al pianoforte enfatizzano l'influenza gospel conferendo alla canzone un'atmosfera religiosa.
Ciònonostante, ha avuto un forte impatto sulla musica rock, poichè presenta sfumature distorte della chitarra elettrica un decennio prima di Jimi Hendrix. Non a caso, Hendrix registra, nel 1969, una versione improvvisata di "The Things That I Used to Do" insieme con il chitarrista slide Johnny Winter.
Grazie al caratteristico modo di suonare la chitarra di Guitar Slim in stile boogie, alla melodia crescente e decrescente, "The Things That I Used to Do" è diventato uno standard, un classico del blues reinterpretato da Pee Wee Crayton, Ike & Tina Turner, Lonnie Brooks, Joe Turner, Chuck Berry, Buddy Guy, Muddy Waters.
Nel 1964, la versione di James Brown raggiunge la posizione numero 99 nella Billboard Hot 100 (la classifica R&B della rivista fu sospesa all'epoca).
Here's a little tune, we're gonna play it for you
There ain't nothin' to it and it's easy to do
Called the Calloway Boogie
It's the Calloway Boogie
Keeps you groovy twenty-four hours a day!
If you like music with a boogie beat
Here's a little ditty that's really all reet!
It's the Calloway Boogie
Keeps you groovy twenty-four hours a day!
I woke up with the blues the other day
The cats started jamming and they blew 'em away
With the Calloway Boogie
The Calloway Boogie
Keeps you groovy twenty-four hours a day!
We play waltzes, bebop and jive
But here's the kind of music that keeps you alive
It's the Calloway Boogie
Keeps you groovy twenty-four hours a day!
If you like boogie with some hi-de-ho
Just listen to me, here's the way it goes
Hi-de-hi-de-hi-de-hi (hi-de-hi-de-hi-de-hi)
Ho-de-ho-de-ho-de-ho (ho-de-ho-de-ho-de-ho)
Keeps you groovy twenty-four hours a day!
Cab Calloway, "The Calloway Boogie" (Columbia, 1947)
I ballerini della comunità afro-americana erano abituati ad improvvisare e a ballare su qualsiasi ritmo, senza preoccuparsi di costruire delle sequenze predefinite e precise per questo tipo di musica.
In quegli anni però, dominati dal Lindy Hop in tutte le sue forme, la musica suonata dalle Big Band stava mutando, le stesse Big Band stavano mutando e cominciarono ad inserire le nuove sonorità boogie nel loro repertorio, dando origine a suoni e ritmiche più marcate, meno adatte ai movimenti allungati tipici del Lindy.
I passi divennero più contenuti, la posizione del corpo si fece più verticale, la connessione tra i due ballerini più corta e forte, vennero prese e reinterpretate le figure dei balli swing in voga dando vita ai primi balli Boogie Woogie, caratterizzati da vivacità, spontaneità ed energia.
In Europa venne portato dai soldati americani durante la seconda guerra mondiale, anche grazie a dei vinili 78 giri noti come V-disc creati appositamente per tenere alto il morale delle tr e uppe e si diffuse notevolmente soprattutto nel Nord Europa.
Il Boogie è normalmente ballato su ritmi veloci (eight to the bar), ma esistono anche bellissime canzoni lente che mantengono un perfetto stile swing. Può utilizzare le cosidette figure "aerials", derivate in parte dal Lindy Hop, e originariamente utilizzava una base di passi a 6 tempi (6-count); oggi la base comprende sia i 6 tempi che gli 8 tempi (6-count e 8-count).
Oggi, il Boogie Woogie è una danza sociale e competitiva estremamente popolare che, sebbene intrinsecamente legata alle storiche danze swing degli anni ’30 e ’40, ha sviluppato una distinta identità europea.
Well, my Mama didn't allow me
Just to stay out all night long
I didn't care she didn't allow
I was boogin' anyhow
When I first came to town, people
I was boogin' down Hazel Street
I heard everybody talkin' about
Henry's Swing Club
I drop in there that night
When I got there
I say, "Yes, people, ah-huh-ah"
They was really havin' a ball
Yes, I know
Then I hollered
"Boogie Chillen'"
Well, I feel good
Like I thought I would
You hear that cat
On the harmonica?
That's the Canned Heat
I know you'll dig him
I was layin' down one night
I heard Mama and Papa talkin'
I heard Papa tell Mama
"Let that boy boogie woogie
It's in him
And it got to come out"
I felt so good
I wanna do the boogaloo
Yeah, yeah
Hey, hey
All night
Then I heard Papa tell Mama
"Let the boy boogie boogaloo
It's in him
And it got to come out"
I heard Mama and Papa talkin'
I heard Papa tell Mama
"Let that boy boogie woogie
It's in him
And it got to come out"
I felt so good
I wanna do the boogaloo
Yeah, yeah
Hey, hey
All night
Then I heard Papa tell Mama
"Let the boy boogie boogaloo
It's in him
And it got to come out"
I felt so good
I went on boogin'
All night
I went on boogin'
All night
I felt so good
What I boogie woogie all,
all night long
Come on
I felt good
When I heard her say
"Let him boogie"
Hey, hey
I wanna boogie
I feel good
High, high
A little higher
I feel good
I wanna boogie
BIBLIOGRAFIA
Boogie-woogie; Boogie; Boogie Chillen'; Pinetop's Boogie Woogie; Cow Cow Davenport; From Spirituals to Swing; Meade Lux Lewis; Albert Ammons; Jimmy Yancey; Pee Wee Crayton; Western Swing; Hadda Brooks; Guitar Slim; Wikipedia.
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