domenica 11 aprile 2021

LET'S TWERK





“We’re officially in the era of the big booty” (Patricia Garcia, Vogue, 2014).

"Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato" (Willy Peyote, "Mai Dire Mai", 2021).

GENERE: MUSICALE, STORICO

SEASON 2

EPISODE 5

PARENTAL ADVISORY: SEXUALLY EXPLICIT CONTENT





(Pussy, pussy, pussy, pussy, pussy)
Got it on smash
(Pussy, pussy, pussy, pussy, pussy)

Blonde, blonde, blonde, blonde, hair thirty inches long
Boys on my dick, sip this pussy like it's Styrofoam, ayy
Sip (Sip), sip (Sip), sip (Sip), sip it (Ha)
Sip (Sip), sip (Sip), sip (Sip), sip it

Rappers in my phone, in my DM, won't leave me alone
Boys on my dick, sip this pussy like it's Styrofoam




La rapper australiana Iggy Azalea è nota per i suoi video "audaci". Nella clip del suo nuovo singolo "Sip It" ("Sorseggiala") la trentenne twerka in un minimarket mentre indossa un body trasparente multicolore e un perizoma.

Ci sono anche scene di spogliarello che coinvolgono i ballerini, inclusa una volgare lap dance con una donna che le infila la testa tra le gambe.

In un'altra scena la Azalea versa un cartone di latte sul sedere di una spogliarellista mentre fa twerking.




Il dirty rap della Azalea rivaleggia per volgarità con "WAP" di Cardi B: sesso orale, storie di una notte e flirt con altri rapper.


“We’re officially in the era of the big booty” (Patricia Garcia).


"Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato" (Willy Peyote).



Danza e sesso.

In origine i piccoli movimenti isolati dei fianchi in posizione accovacciata erano spesso usati nelle danze rituali

Il twerking, danza originaria dell'Africa Occidentale, si è evoluta fino a diventare una crescente vera e propria mania. 

Come lo è stato in origine per il rock'n'roll, è l'ennesima storia di appropriazione della cultura nera. 

L'appropriazione culturale, definita come "l'uso di oggetti o elementi di una cultura non dominante in un modo che non rispetta il loro significato originale", rafforza gli stereotipi e contribuisce all'oppressione. 




Tutto è cominciato con la musica "bounce", un sottogenere dell'hip hop, derivato dal Southern hip hop, tra gli anni '80 e gli anni '90 a New Orleans, Louisiana.

Un genere caratterizzato dalla struttura call-and-response e canti indiani del Mardi Gras divenuto popolare proprio per lo stile di danza ipersessuale, il twerking appunto.





Dog-ass ho better have my money I said, I said, I said Bitch better have my money Bitch better have Bitch better have Bitch, bitch, bitch, bitch

Shake that ass like a saltshaker Shake that ass like a Shake that ass like a Shake it, shake it, shake it, shake it, shake it






Nel 1991, MC T Tucker e DJ Irv campionano 10 secondi dell' intro di Drag Rap Triggaman” dei The Showboyslo riproducono in loop, aggiungono un po 'di basso e cantano "Shake that Ass"

Con "Where Dey At" nasce il Bounce.





Shake them titis baby Shake them titis baby  
Shake Shake
Pop that Pussy Baby Pop dat Pussy baby 
Pop Pop
I wanna rock
I wanna rock

Pochi mesi dopo, i 2 Live Crew pubblicano i dirty rap "Pop That Coochie" e "I Wanna Rock (Doo Doo Brown)".





Nel 1992, il twerking si affaccia nel mainstream: "Rump Shaker" dei Wreckx-N-Effect raggiunge il numero 2 della classifica Hot R&B/Hip-Hop Singles di Billboard.

Ma non ha ancora un nome.



Jump Baby Jump Baby Jump Jump Jump

Twerk baby Twerk Baby Twerk Twerk Twerk


Nel 1993, il pioniere della musica bounce DJ Jubilee, usando la stessa musica di "Where Dey At", usa per la prima volta la parola "twerk" nella canzone "Stop Pause, Do The Jubilee All)".






La parola "twerk" molto probabilmente è una alterazione della parola "work" che nello slang afroamericano è spesso usata per incitare le ballerine a mostrare le loro abilità e le loro grazie. 

È anche un riferimento alla prostitutuzione dato che le prostitute vengono chiamate "working girls".






Nel corso degli anni '90 seguono molti altri inni bounce al "butt shakin'":

"Daisy Dukes" di Duice (1993); "Whoot There It Is (Where The Booty At?)" di 95 South (1993); "Tootsie Roll" di 69 Boyz (1994); "Space Jam" di Quad City DJs, colonna sonora dell'omonimo film (1996); "Bounce Dat Ass" di Lil Jon (1997); "Back Dat Azz Up" di Juvenile (1998); "Wobble Wobble" di 504 Boyz (2000), che usa ancora il campione degli Showboys.




Let me see ya make that pussy fart, good Lord
Make it shake like a salt shaker, too hard
Get it up 'till you can't ugh, no mo'
See I love when you hoes take it to tha floor
Baby bounce biggy bounce ugh, it's on you
Shorty you can twurk in your skirt, if you want to
See we came to keep it crunk for ya, all night
Put a dub in da club show me, what I like

Whistle while you twurk (whistle)
Go head and start and make that pussy fart and
Whistle while you twurk (twurk some)


Il twerking riceve per la prima volta il riconoscimento nazionale negli Stati Uniti all'inizio degli anni 2000, quando la canzone "Whistle While You Twurk" del duo hip hop di Atlanta Ying Yang Twins raggiunge il numero 17 della Billboard Hot R&B/Hip-Hop Songs.





Bounce baby, bounce, bo-bounce bounce, bo-bounce
Twerk it, twerk it
Shake baby, shake sha-shake shake
Work it, work it
Twist baby, twist tw-twist
You better dip that thing
(One more time papi's mommies)


A luglio del 2000, il gruppo femminile Destiny's Child, di cui faceva parte Beyoncé, include la parola twerk nel testo della canzone "Jumpin', Jumpin'".

Seguono:




"Shake Ya Ass" di Mystikal (2001); "Say I Yi Yi" di Ying Yang Twins (2002);  "Like A Pimp" di David Banner featuring Lil' Flip (2003), che di nuovo usa il campione degli Showboys; "Get Low" di Lil Jon & The East Side Boyz featuring Ying Yang Twins (2003);  "Salt Shaker" di Ying Yang Twins (2003); "Tip Drill" di Nelly (2003);  "Ms. New Booty" di Bubba Sparxxx featuring Ying Yang Twins (2005); 




"Shake" di Ying Yang Twins featuring Pitbull (2005); "Wobble" di  V.I.C (2008); "Booty Dew" di GS Boyz (2009);




"Y’all Get Back Now" di Big Freedia (2010); "Dance (A$$)" di Big Sean (2011);




"Pop That" di French Montana (2012); "Express Yourself" di Diplo featuring Nicky Da B (2012); "Booty Me Down" di Kstylis Man (2013).





Il corpo e il twerking la fanno da protagonisti. Anche se la musica si è trasformata,  parallelamente all'industria culturale, e alla progressiva degenerazione pornografica, per la comunità giovanile afro-americana la parola d'ordine in sostanza resta la stessa: "Shake Your Moneymaker!".




Lo sbarco del twerking nel mainstream è ormai vicino. A maggio 2013, la pop star Rihanna si esibisce nel twerking nel controverso video di "Pour it Up".
 



Twerk it, twerk it, twerk it, twerk it
Twerk it, twerk it, twerk it, twerk it


A giugno 2013, il rapper americano Busta Rhymes pubblica il singolo "Twerk It" ispirato alla dancehall giamaicana con la partecipazione della rapper Nicki Minaj.

La Minaj partecipa anche a "Shakin 'It 4 Daddydi Robin Thicke (2011), al remix di "Dance (A$$)" di Big Sean (2011) e a "Clappers" di Wale (2013).

Robin Thicke si esibirà poi in coppia con la Minaj in diretta tv al David Letterman Show.





I came up in this party time to twerk
Twerkin' Twerkin'
Twerk Twerk
Twerk Twerk
Twerkin' Twerkin'


Ad agosto del 2013, la canzone "Twerk" di Lil Twist con la partecipazione delle popstar Miley Cyrus e Justin Bieber, è pubblicata online.




Il 2013 è l'anno della definitiva consacrazione del twerking come fenomeno pop: il termine "twerk" viene aggiunto all' Oxford Dictionary Online a seguito della controversa esibizione di Miley Cyrus in coppia con Robert Ticke agli MTV Video Music Awards




La performance della Cyrus ha generato una infinità di conversazioni e polemiche.

"Twerk" è diventata la parola più cercata nel motore di ricerca di Google.

La Cyrus è stata accusata di appropriazione culturale per aver usato il twerking durante la sua performance rafforzando l'oggettificazione delle donne di colore.




Non potevano mancare all'appello il paio di chiappe più famose e ammirate di tutto lo show biz.




A giugno 2014, per promuovere il suo nuovo album "A.K.A.", Jennifer Lopez gira dei brevi video, tra cui quello per la canzone "Booty", in cui la Lopez insieme ad un gruppo di ballerine si esibisce nel twerking.

In questo caso nessuno ha parlato di appropriazione culturale.

"Il suo voluttuoso fondoschiena è al centro della scena mentre Lopez mostra la sua personale visione del twerking e istruisce le altre donne", ha scritto Zayda Rivera sul New York Daily News.





'Cause the players gonna play, play, play, play, play
And the haters gonna hate, hate, hate, hate, hate
Baby, I'm just gonna shake, shake, shake, shake, shake
I shake it off, I shake it off (Whoo-hoo-hoo)


Ad agosto 2014, la popstar americana Taylor Swift si esibisce nel twerking nel video del singolo "Shake It Off".

La Swift è accusata di razzismo e di "perpetuare gli stereotipi".





I've been drinkin', I've been drinkin'
I get filthy when that liquor get into me
I've been thinkin', I've been thinkin'
Why can't I keep my fingers off it?

Baby, I want you, now-now
Why can't I keep my fingers off you?
Baby, I want you, na na

Flashin' lights, flashin' lights
You got me faded, faded, faded
Baby, I want you, na na

Can't keep your eyes off my fatty
Daddy, I want you, na na
Drunk in love, I want you


Agli MTV Video Music Awards del 2014 la cantante Beyoncé si esibisce in uno show di quindici minuti cantando in sequenza i successi tratti dall'omonimo album del 2013 tra cui “Jealous” e "Drunk in Love".

Sul megaschermo dietro di lei lampeggia la scritta a caratteri cubitali: "FEMINIST". 

Le ballerine danno vita ad una sequenza di sforbiciate di gruppo e twerking. 




Beyoncè è stata criticata dalla cantante inglese Annie Lennox.

"Penso che la sessualità esplicita sia rivolta ad un pubblico particolare ma queste artiste hanno un pubblico molto, molto giovane, dai 7 anni in su. Lo trovo inquietante e penso che sia uno sfruttamento".

"Se penso a tutte quelle che hanno dedicato la loro vita alle battaglie per liberare le donne e sostenere le donne dalla base, beh, siamo all'estremo opposto".

"Il twerking non è femminismo. Non è liberatorio. È una roba sessuale che stai facendo su un palco; non ti dà potere. Questa è la mia sensazione al riguardo".

In realtà il potere glie lo dà, eccome.




Nell'estate del 2014 esce "Anaconda" di Nicky Minaj

Il video è un vero e proprio trionfo del twerking.

Ad aprile 2021 ha superato 1 miliardo di visualizzazioni su YouTube, la prima volta nella storia per una rapper solista.




Ad ottobre del 2016, la Minaj si esibisce nel twerking dal vivo al Tidal X concert indossando un body trasparente di pizzo e un perizoma.

Twerking e Pop Porno sono ormai una cosa sola.




A luglio del 2015, il popolare sito pornografico Pornhub lancia "Twerking Butt", un culo vibrante robotico collegato ad un casco di porno-realtà virtuale.

Una imitazione calda e carnosa di un vero sedere umano, realizzata in materiale CyberSkin, che si auto-riscalda fino a raggiungere la temperatura corporea.

L'utente può controllare il twerking e le vibrazioni del sedere tramite un'app per smartphone o il telecomando in dotazione.

Con una appropriazione "porno-culturale" viene dunque sancito anche iI connubio tra twerking e porno hardcore. 



SIGLA





Lil’ Mamma gotta a** so fat
I ain’t never seen it twerk like that
So when she turn around and work it
Back it up and dump it
Ask her who she twerkin’ for like that
She say she twerkin’ it for daddy
Twerk-twerkin’ it for daddy

Clap it up, clap it up
It’s a celebration
Shawty layin’ on the money man
I think she played all kinda girls
Black, Puerto Rican, Asian
White Girl fat a** look so amazin’
Rack it up, ra ra rack it up
Turn around and let me see ya




Il film documentario "Twerkumentary" traccia le origini del twerking fino all'antica Grecia. 

La danza chiamata Kordax è descritta nelle "Satire" di Giovenale: "le ragazze incoraggiate dagli applausi cadono a terra con le natiche tremanti".




In Senegal ha fatto discutere la danza chiamata "Leumbeul" dopo l'uscita di video sessualmente provocatori su Internet.

Le donne agitano il didietro al ritmo dei tamburi senza esitare a mostrare le loro parti più intime. 

In origine una danza tradizionale, il Leumbeul, forse contaminato dal twerking, è accusato di essere dannoso per l'immagine della donna senegalese.




Un video intitolato "Sabar bou graw" (che in Wolof significa "danza indecente"), è divenuto molto popolare su Internet.

Nel video ripreso nel 2004 durante una cerimonia delle celebrazioni Sabar, che è anche il nome del tamburo senegalese, le danzatrici di Leumbeul non hanno paura di mostrare le loro parti intime.

La versione "hard" del Leumbeul ha conquistato i nigtclub senegalesi dove ragazze molto provocanti danzano seminude.




Secondo Kelechi Okafor, una istruttrice di twerking nel sud di Londra che è stata vittima di abusi sessuali, "il twerking non è solo scuotere il culo, è un movimento femminista che usa il corpo per dare potere alle donne".

Christiana Mbakwe, autrice di "The Origins of Twerking: What it is, What it means, and How it got Appropriated", scrive: "Il twerking non è niente di nuovo. La sua ubiquità può sembrare improvvisa, in realtà esiste da anni nella cultura globale nera".




Mbakwe ha visto varianti di twerking per tutta la sua vita, ad esempio nella scena dancehall londinese

"Le sue origini si trovano nell'Africa occidentale. È sorprendentemente simile alla danza Mapouka della Costa d'Avorio, una danza fatta da donne che si concentra sui glutei. Esiste da secoli".



La danza Mapouka, chiamata anche "the butt dance", è originaria del sud-est della Costa D'Avorio. 

Eseguita principalmente dalle donne durante delle cerimonie, comporta lo scuotere vigorosamente i glutei da un lato all'altro "quasi come se la parte posteriore tremasse indipendentemente dal resto del corpo" (Marco Werman).

La musica presenta il tradizionale battito di percussioni poliritmico insieme a vocali nella struttura call and response.

Appare fin troppo evidente la somiglianza con il twerking. 




Throw that, twerk it
(I want a slim, fine woman with some twerk with her)
Shake that, bounce that
(I want a slim, fine woman with some twerk with her)
Ay, ay, ay, ay, ay, ay, ay, ay, ay
(I want a slim, fine woman with some twerk with her)
(Action!)
Do it, baby, stick it, baby
Move it, baby, lick it, baby (Do it)
I'm a top-notch bitch, need some top-notch dick
Smooth like a G5 when you landin' it
Work that (I want a slim, fine woman with some twerk with her)
Work that (I want a slim, fine woman with some twerk with her)
Please (I want a slim, fine woman with some twerk with her)
Make 'em dance, twerk (twerk-twerk-twerk-twerk-twerk-twerk with her)
Twerk, twerk
Twerk, twerk
Twerk, twerk
Twerk
(Turn the lights off!)


"On November 9th, the City Girls sent out a challenge to the world. The goal... To find the world's greatest Twerker".

Il brano "Twerk" del duo hip hop femminile City Girls uscito a gennaio del 2019 vede la partecipazione della regina del dirty rap al femminile, Cardi B

Un omaggio al bounce di New Orleans che sfrutta un campione di "Choppa Style", una hit dirty del 2002 del rapper Darwin “Choppa” Turner, e il solito Triggaman beat degli Showboys.

Ha raggiunto il numero 29 della Billboard Hot 100 ed è stato certificato disco di platino.




Il video, girato a Miami, diretto da Daps e Sara Lacombemostra Cardi B e Caresha Romeka "Yung Miami" Brownlee dipinte rispettivamente come una tigre e una zebra, con in bella mostra il loro maestoso didietro, mentre fanno festa con altre donne su uno yacht. 

In un altro luogo, in un cantiere, sono raggiunte dai primi 20 finalisti della sfida lanciata dalle City Girls, che consisteva nel trovare "il più grande twerker del mondo".

Carl Lamarre ha scritto su Billboard: "Uno spettacolo ipnotizzante che lascia a bocca aperta. Cardi e Yung Miami ridefiniscono il significato di twerk".


La conservatrice Stephanie Hamill, del sito The Daily Caller, non è dello stesso avviso. In un suo tweet ha scritto: "Nell'era del #MeToo come può questo dare potere alle donne?". 

Cardi B risponde: "Dice alle donne che possono indossare e non quello che vogliono, e fare quello che vogliono".





Monkey on the dick
Monkey on the dick (ooh, ooh)

Baby, show me that shit, show me love, show me, show me love
Show me that shit, show me love, show me, show me love
Wobble on the dick, wobble up, wobble wobble up
Wobble on the dick, wobble up, wobble wobble up


Nel 2019 esce anche "Wobble Up" del cantante americano Chris Brown con la partecipazione di Nicki Minaj e G-Eazy.

La canzone, che sfrutta un campione di "Monkey on tha D$ck" di Magnolia Shorty, è una ode dirty rap al twerking, e alla volgarità.

Brown e G-Eazy rappano dal punto di vista maschile rivolgendosi alle danzatrici del club. Minaj rappa dal punto di vista femminile: dice di aver avuto a che fare con un numero sufficiente di uomini e chiede dei "veri negri".




I'ma bounce this ass for a rich ass nigga
I'ma get a bag, ol' gold ass digger
You can't fuck with me if you ain't got that cash
You wanna see some ass?
Baby, go and bounce that ass
I'll wiggle it, wiggle it, wiggle it
You gotta spend that shit, spend that shit, spend that shit


Sempre nel 2019, le City Girls sono nuovamente protagoniste nella canzone e nel video di "Wiggle It" di French Montana, che prova a bissare il successo di "Pop That".

Un tripudio di "ass shakin" dove la musica bounce, il twerking e la volgarità la fanno da padrone.

L' "empowerment" femminile va a farsi benerdire.



She's a big booty bitch showing ass and cheeks (yeah)
She's a walking bag of money, she's a masterpiece

Big old ass is heavy, shake that shit like jelly
Put me on your plate and slurp that shit up like spaghetti

Big booty hoes, ho booty
Big, big, big booty
Big, big, big booty

Rollin' like I'm Tina, pussy Aquafina
Make this booty giggle like you Martin and I'm Gina, hmm

He wanna ride on a horse, he needa give me the keys to a Porsche.



Ancora nel 2019, la canzone "Big Booty" di Gucci Mane, con la partecipazione di Megan Thee Stallion, presenta un altro ormai classico duetto Pop Porno in cui i due rapper, uno maschio e l'altro femmina, instaurano un dialogo dirty tutto incentrato sul corpo della donna, il "big booty", in particolare il suo posteriore, e sul twerking.

Megan Thee Stallion, la "bitch", la "hoe" di turno, si presta al gioco dell'oggettificazione, mettendo bene in mostra la mercanzia e reclamando il giusto premio in denaro.




Just like that, come my way
That's my shit, that's my wave
Do it like that and I'll repay it
Don't be scared, I ain't afraid

I like it (Ooh)
I like it
I like it like that




Nel 2020, si unisce al gruppo anche Doja Cat, in coppia con Gucci Mane.

Ancor prima dell'uscita ufficiale, il singolo "Like That" era già salito in classifica dopo essere diventato virale su TikTok.

Il testo rilancia il (falso) messaggio dell' "empowerment" femminile. Il video è un manifesto del Pop Porno. 

Sullo sfondo di un blue futuristico, Doja Cat in un completino bianco che lascia poco all'immaginazione, contornata da un gruppetto di ballerine mascherate, offre generosamente la visione del suo voluttuoso fondoschiena accennando a qualche twerkata qui e là.

Per rendere il tutto più "naif" e fare presa sulle giovanissime compare, tra un twerk e l'altro, la versione animata di Doja Cat, una Sailor Moon in versione softcore che sembra uscita fuori da qualche hentai (gli anime giapponesi pornografici).







Il 2 febbraio 2020, il twerking diventa fenomeno pop planetario.

Al Pepsi Super Bowl LIV Halftime Show, il tradizionale spettacolo di un quarto d’ora che si tiene nell’intervallo del Super Bowl, si esibiscono le mega pop star Shakira e Jennifer Lopez, entrambe latine, scelte per rappresentare la grande influenza culturale ispanica di Miami. 

Al culmine dello show, Shakira, indossando un abito corto dorato, esegue "Waka Waka" ballando la champeta insieme ad un folto gruppo di ballerine.

La Lopez, con una tutina scintillante, esegue "Aguanile" di Héctor Lavoe ballando la salsa colombiana.

Ma ciò che più colpisce è quando Shakira e la Lopez, fianco a fianco, agitano le loro magnifiche posteriora twerkando all'unisono.

John J. Moser di The Morning Call lo ha definito "lo spettacolo più sexy della storia del Superbowl".

Oltre un milione di tweet hanno menzionato Lopez e Shakira, il 431% in più rispetto allo spettacolo dell'anno precedente con i Maroon 5.

Il nome di Shakira ha generato oltre 2,6 milioni di tweet che nel complesso hanno accumulato più tweet di tutto il Super Bowl.

Gli stream dei brani di Lopez su Amazon Music sono aumentati del 432% mentre quelli dei brani di Shakira del 150%.

Su Spotify, quelli di Lopez sono aumentati di oltre il 335%, quelli di Shakira di circa il 230%.

Billboard ha riferito che, complessivamente, i cataloghi delle canzoni delle due artiste hanno guadagnato 31,1 milioni di stream su richiesta (audio e video combinati).

Il video ufficiale dello spettacolo su YouTube ha raggiunto 30 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore, entrando nella top 20 dei video più visti

In quattro giorni ha superato 100 milioni di visualizzazioni diventando il settimo video musicale in più rapida crescita di tutti i tempi, ed anche lo spettacolo dell'intervallo del Super Bowl più visto di tutti i tempi su YouTube.

A dicembre 2020, la performance ha superato 190 milioni di visualizzazioni. Il 12 febbraio 2021, 1 anno e 10 giorni dopo la prima pubblicazione, ha raggiunto 200 milioni di visualizzazioni, l'unico nella storia del Super Bowl a raggiungere questo traguardo.

Nel 2021, TicketSource ha rivelato che la performance di Shakira e la Lopez è la performance femminile più popolare della storia, seconda solo alla performance dei Queen al Live Aid del 1985.




Nonostante l'enorme successo non sono mancate le critiche.

Lo spettacolo è stato definito dall'ala conservatrice e cattolica, "troppo spinto", "intrattenimento ipersessuale". 

Diversi spettatori su Twitter lo hanno definito "inappropriato", "scandaloso", "offensivo", "pornografico", presentando reclami ufficiali alla Federal Communications Commission, l’agenzia governativa americana che regola gli spettacoli televisivi.

Molti critici hanno sostenuto che lo spettacolo più che dare potere alle donne ha rappresentato una "battuta d'arresto" del femminismo




"Una ballerina esotica è semplicemente un prodotto da comprare e vendere. Ciò che serviamo sono le donne".






Jennifer Lopez ha sbalordito gli spettatori esibendosi in un numero di pole dance.

La superstar ha cantato il suo successo del 1999 "Waiting for Tonight" mettendosi in posa su un palo rotante sul palco.





La Lopez è diventata una professionista di pole dance dopo aver interpretato la spogliarellista Ramona nel film del 2019 "Hustlers" ("Le Ragazze di Wal Street"), in cui recita anche Cardi B.

Anche questa performance ha ricevuto molte critiche.

La pole dance è vista come "elogio della prostituzione", "mercificazione della sessualità femminile", offerta escusiva allo sguardo maschile.




La "danza del palo" ha origine negli spettacoli circensi di fine '800 - il palo è quello che sostiene il tendone del circo - in cui venivano esibite donne e danze "esotiche" come le sensuali danze del ventre "Kouta Kouta" o "Hoochie Coochie", eseguite principalmente da ballerine egiziane Ghawazi che fanno la loro prima apparizione in America.


La danza del palo è stata introdotta negli anni '20 quando le ballerine cominciano a girare intorno ai pali della tenda per attirare la folla.



Il palo verrà poi definitivamente consacrato nel 1957 nel famoso video di "Jailhouse Rock" di Elvis Presley.






"I video hip-hop mettono di nuovo in mostra gli organi sessuali esagerati di Venere Ottentotta rappresentando le donne nere come partner lussuriose sempre disponibili" (Melissa Harris-Perry).

Saartjie "Sarah" Baartman è stata la più famosa delle almeno due donne khoikhoi che furono esibite in Europa nei "Freak Show" del XIX secolo sotto il nome di Venere Ottentotta.

Saartjie Baartman era nata nel 1789 da una famiglia di etnia khoikhoi, nelle vicinanze del fiume Gamtoos nell'odierno Sudafrica.

Hendrick Cezar, il fratello del suo schiavista, suggerì di portarla in Inghilterra come fenomeno da baraccone, promettendole un sicuro benessere. 

Saartjie fu trasferita a Londra nel 1810 e esibita in tutta l'Inghilterra, costretta ad esporre le sue natiche nude mostrando agli europei le fattezze, per loro anormali, del suo corpo. Aveva natiche enormi (steatopigia) e le labbra della sua vulva sporgevano per oltre 8 centimetri (macroninfia), come accade sovente presso le donne khoisan

Quest'ultimo tratto (definito "grembiule ottentotto"), tuttavia, non fu mai esibito dalla donna, che lo copriva con uno straccio, mentre, legata alla catena, camminava a quattro zampe in maniera animalesca.

Le sue esibizioni a Londra, dopo l'abolizione della schiavitù, crearono scandalo. Un'associazione benefica protestò e chiese il suo rilascio. 



Fu quindi venduta ad un francese, che la portò nel suo paese. Un domatore di animali, Regu, la esibì in condizioni più dure per quindici mesi. 

I naturalisti francesi, tra i quali Georges Cuvier, la visitarono ed ella fu soggetta ad innumerevoli illustrazioni al Jardin du Roi, dove fu esaminata nel maggio 1815: come Saint-Hilaire e Frédéric Cuvier, il fratello minore di Georges, tramandarono, "era abbastanza servizievole da spogliarsi e permettere di ritrarla nuda". 

Quando le sue esibizioni passarono di moda, Baartman iniziò a bere e a mantenersi con la prostituzione.




Saartjie Baartman morì il 29 dicembre 1815, all'età di 25 anni, di una malattia infettiva, probabilmente vaiolo.

Dopo la morte, è stata sezionata e i suoi genitali e glutei furono messi in mostra.

Alla sua storia è stato dedicato il film "Venere Nera" di Abdellatif Kechiche. 





Sander Gilman sostiene che gli europei hanno messo Baartman in mostra e l'hanno ridotta alle sue parti sessuali per rafforzare le nozioni razziste sulle innate differenze tra bianchi e neri.

L'ipersessualità era vista come "naturale", "primitiva", in antitesi con i tratti salienti dei bianchi.

La presenza di "glutei esagerati" rappresentava un'anomalia.

“Vale la pena chiedersi perché tutte queste pratiche presentate oggi come espressioni della sessualità femminile (dal burlesque, alla pole dance, ai selfie sexy che le giovani postano su Instagram) siano così saldamente radicate in una visione maschile di cosa significhi 'sexy'. Perché il nostro cosiddetto 'potenziamento sessuale' assomiglia tanto alle immagini pornografiche che gli uomini hanno imposto alle donne?" (Meghan Murphy, fondatrice di Feminist Current).

"Women are presented dehumanized as sexual objects, things, or commodities. Women's body parts - including but not limited to vaginas, breasts or buttocks - exhibited such that women are reduced to these parts. Women are presented as whores by nature" (Andrea Dworkin, Catharine MacKinnon).

"Uno sfruttamento economico (e anche ideologico) dell'erotizzazione... una nuova modalità di investimento che si presenta non più sotto forma di controllo mediante repressione ma sotto forma di controllo mediante stimolazione" (Michel Foucault).





Yeah, I bend it down, I touch my toes
I do the splits, then fuck the floors
Suck your dick, then fuck some more
Get on top and ride it slow

Spread my legs, lick my clit
So good, make you bite your lips
'Cause me and my girls love to suck dick

Brand new mattress, break the frame
Pussy so good make you say my name

She work the pole
(She a working girl, she work the pole)

Oooh, he can lick the clit
When I sit on it I'm riding it





Presentare la pole dance come un potenziamento, una emancipazione è una bugia pericolosa e manipolatrice.

"Ciò che la pole dance ci offre come donne è l'opportunità di provare la sottomissione sessuale senza i costi e lo stigma associati all'essere effettivamente una spogliarellista. Questo gioco di ruolo da spogliarellista può benissimo essere interpretato come un sentirsi sexy o potenziate proprio perché ci viene insegnato a vedere la nostra sottomissione sessuale come eccitante" (Laura Mcnally).

"Le femministe che difendono la pornografia e la prostituzione sono dannose per le donne, per il femminismo e per la causa della giustizia sociale" (Rebecca Whisnant, Christenes Stark).






Il video di "Twerk It" di V.I.C si apre con due donne in topless che si baciano. Subito dopo compaiono donne che fanno twerking.

Il rapper è l'unico maschio presente nel video circondato da un gruppo di donne che twerkano per lui. 

Una donna si sdraia su una sedia mentre altre due versano una sostanza cremosa bianca in mezzo al suo seno.

Tutte le donne indossano tacchi e hot pants in spandex nero o argento, con una parte del sedere in bella vista.

Un'altra donna si strofina lentamente una banana su e giù per le cosce. Un'altra lecca la panna montata da una torta posta tra le gambe di un'altra donna.

Nel testo, il rapper descrive la sua eccitazione sessuale provocatagli dal twerking.

Il tutto richiama una iconografia e un contenuto pornografici.





They like it when I make this ass vibrate (twerk)
Bend it over make, make this thing shake (twerk)

He like it when I twerk it (twerk it)
So I'ma twerk it (twerk it)
I'mma twerk it (twerk it)

I hit that dance floor and shake it, then the niggas stare
A couple minutes after, money going in the air
I shake this ass side to side, I shake it everywhere
Make it vibrate, got this ass going everywhere






La canzone "Twerk", del 2011, della rapper di colore americana Lady, invia lo stesso messaggio.

Donne nere twerkano in bikini e tacchi. Lady, al centro indossando un costume da bagno unico, collant a rete e tacchi, rappa su quanto gli uomini siano colpiti dalle sue abilità nel twerking e siano disposti a pagare per un ballo.

The best thing about [this dance] is I can do it on a dick

Il dirty/porno rap di Lady insieme alle immagini oscene del video rinforzano l'equazione che lega indissolubilmente il twerking ad un atto sessuale direttamente rivolto al piacere sessuale mascile, e, di conseguenza, alla prostituzione.

Il twerking è rappresentato come ipersessuale: le donne raffigurate superano il limite della sessualità "normale" mettendo in scena una gamma di "sessualità femminili devianti" (Patricia Hill Collins), proprio come fa la pornografia.



Tutti i video che si concentrano sui glutei delle donne, nere e non, suggeriscono la disponibilità a partecipare a una sessualità deviante. 
Che lo siano o no, queste donne sono dipinte come delle "pornès", delle prostitute.
Dalla pornografia, "gli uomini imparano a sessualizzare la disuguaglianza e ad oggettivizzare i corpi delle donne", la pornografia svolge un ruolo nel "naturalizzare, legittimare e perpetuare la violenza sessualizzata(Ann Russo).



If ever the devil was born
Without a pair of horns
It was you, Jezebel, it was you
If ever the devil's plan
Was made to torment man
It was you, Jezebel, it was you


Patricia Hill Collins ha dimostrato che le nozioni razziste e sessiste sono incorporate nell'iconografia della donna "jezebel / hoochie", definita come "una donna audacemente civettuola o sessualmente promiscua", dagli appetiti sessuali insaziabili.

Queste immagini di "controllo" hanno avuto origine durante la schiavitù, quando le donne di colore erano ritratte come "sessualmente aggressive".

L'associazione ad un desiderio sessuale intenso e animalesco, come illustra il lavoro di Sander Gilman, risale al Medioevo.

"La donna rappresentata come ipersessuale perpetua visioni dominanti e distorte della femminilità e sessualità che influenzano le realtà sociali" (Marci Bounds Littlefield).


You want a hot body? You want a Bugatti?
You want a Maserati? You better work, bitch
You want a Lamborghini? Sippin' martinis?
Look hot in a bikini? You better work, bitch
You wanna live fancy? Live in a big mansion?
Party in France?
You better work, bitch, you better work, bitch





L'immagine della jezebel si è reincarnata oggi nella "bad bitch", fatta propria anche dalle popstar non di colore.

La "donna cattiva e volitiva" esiste come controparte del maschio "magnaccia" o gangster, un titolo che viene affibbiato a donne astute, forti, indipendenti, in grado di manipolare il sesso opposto.




Big booty hoes - up wit it!
Hoochie mamas - up wit it!
Let me see ya touch the ground!

La canzone dei 2 Live Crew "Hoochie Mama", conosciuta anche come "Big Booty Ho'", associa esplicitamente le "hoochies" al sesso.





I'm a boss ass bitch, bitch, bitch, bitch, bitch, bitch, bitch
I'm a boss ass bitch, bitch, bitch, bitch, bitch, bitch, bitch
I'm a boss ass
Pussy this, pussy that, pussy cakin'
Pussy ride dick like she a Jamaican
Pussy stay warm, pussy on vacation
You loose bitches need a pussy renovation
You can eat it with a pussy reservation
Pussy 'bout to get a standing ovation


Nicki Minaj si è auto-proclamata la quintessenza della "bad bitch".

In quasi tutte le sue canzoni fa riferimento al suo "impegno" in vari rapporti sessuali mettendo bene in mostra i suoi genitali e le sue natiche.

Per mantenere lo status deviante ed essere una "bad bitch" è importante promuovere ciò che è ancora ritenuto osceno o tabù o eccessivo come il sesso orale e anale, o i rapporti omosessuali, i rapporti di gruppo.

E associare tutto ciò alla esposizione delle natiche.




Kiss my ass and my anus, 'cause it's finally famous
And it's finally soft, yeah, it's finally solved!
I don't know, man, guess them ass shots wore off!
Bitches ain't poppin', Google my ass
Only time you on the net is when you Google my ass




La Minaj sembra confermare le voci che attribuiscono le dimensioni del suo culo a iniezioni di silicone o altre sostanze.
Suggerisce anche che il suo sedere è così popolare da garantire ricerche sul Web su di esso.
La Minaj e tutte le sue college auto-proclamatesi "bad bitches" sembrano esprimere orgoglio, potere e sicurezza in questa identificazione. 
Sembrano sfidare una rappresentazione che storicamente ha considerato la sessualità come qualcosa che deve essere contenuto. Almeno fino all'avvento della pornografia di massa.
Queste donne si auto-esibiscono proclamando la loro indipendenza ed emancipazione sessuale. 

Si auto-riducono a fenomeni pop da baraccone, come la povera Saartjie Baartman.

Ma così facendo in realtà annullano tutto il potenziale sovversivo insito nella danza come liberatorio.
Perchè si conformano ad uno stereotipo, uno standard porno-culturale, che, grazie alla loro popolarità, viene riprodotto all'infinito e di conseguenza globalmente accettato.




Jawole Willa Jo Zollar suggerisce che possiamo intendere le danze licenziose come "balli di presenza e desiderio, movimenti che celebrano il potere dell'individuo e sfidano il regno del sociale".
 
Rappresentando delle contraddizioni, consentono un controllo che spesso viene negato alle donne.




"Instillando orgoglio nelle natiche, usate storicamente per stigmatizzare le donne di colore, le twerker sfidano il regno sociale che ha cercato di nascondere o negare questo senso di orgoglio per il corpo femminile nero" (Katrina Hazzard-Gordon).

In tutte le culture la danza è un mezzo per articolare le esperienze di gruppo e rispondere a dei bisogni sociali.

Per gli afroamericani la funzione sociale è servita a rinsaldare il legame ancestrale con la madre terra, l'Africa, un mezzo per promuovere e consolidare la comunità.

E, nello stesso tempo, ha costituito una minaccia per chi cerca di dividere e conquistare le minoranze razziali.




"Gli schiavi africani hanno imparato a camuffare la loro fame di libertà attraverso la danza, unica opportunità per resistere al dominio(Katrina Hazzard-Gordon). 

La connessione tra libertà, resistenza, socialismo nero e danza può e deve esistere ancora.

Ma non risiede più nel twerking.

Riappropriato, rimodellato, banalizzato, commercializzato, privato della sua natura originaria, reso potente strumento di cattura dalle servitrici dell'industria porno-culturale.



BIBLIOGRAFIA




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TO BE CONTINUED



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